Elezioni, per votare si usa una matita. Ecco perché


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Nonostante siamo nell’era della interconnessione globale in occasione di ogni tornata elettorale per esprimere il nostro voto viene utilizzata una matita apporre un segno sulla scheda elettorale. Ancora non è stato deciso di utilizzare procedure elettroniche e, quindi, è necessario aspettare ore per conoscere l’esito elle elezioni. Pero sorge spontanea la domanda: perché usare la matita e non, ad esempio, una penna?

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 La matita copiativa è indelebile e può essere cancellata solo per abrasione, viene preferita alla biro semplicemente perché questa rischia di lasciare segni visibili sull’altro lato della scheda, oppure potrebbe non funzionare sul momento (e non potete certo mettervi a usare la scheda elettorale come foglio per far “ripartire” la biro) oppure potrebbe lasciare macchie sparse. Tutte ragioni per cui il voto potrebbe essere invalidato. In Italia è obbligatoria fin dal Referendum del 1946, le copiative sono custodite nei seggi, sono di proprietà dello Stato e non si possono portare a casa. Pena una bella multa da 103 a 309 euro.

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 Esistono alcuni consigli per evitare, secondo i loro propositori, brogli elettorali. Un metodo infallibile per evitare che il segno della matita venga cancellato è inumidire la punta della matita prima di usarla. “Prima del voto sarebbe necessario bagnarsi la mano con la saliva, passare la matita su di essa solo così, sembra,  il voto diventerebbe indelebile”.

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In ogni caso il momento delle elezioni è molto importante e, comporta un grande coinvolgimento emotivo, ma occorre evitare che si gridi al broglio ad ogni movimento di scrutatori o elettori. Può capitare che qualcuno nella fretta dimentichi di restituire la matita mettendosela in borsa o in tasca. Il processo di spoglio delle schede elettorali è regolato da norme volte a garantire massima trasparenza e chiarezza. Poi è chiaro che se c’è qualche dubbio si può sempre fare un esposto.