Elezioni europee 2014, tutti i candidati corrotti. Partito per partito

politici (772 x 421) Commettere reati. E’ questo quello che è il requisito fondamentale per essere candidati in occasione delle varie tornate elettorali. Nonostante le parole, le promesse anche alle prossime europee i partiti politici candidano alcune facce di bronzo che hanno commesso reati: sono diciotto candidati condannati, sotto processo o sotto inchiesta:  sei di Forza Italia, cinque del Nuovo centro destra, quattro del Partito democratico, tre di Fratelli d’Italia. Dei principali partiti quelli senza macchia sono tre: Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Lista Tsipras. E’ davvero sconcertante l’arroganza della classe politica italiana perché solo così si può spiegare la stupidità di una mossa che andrà a vantaggio dell’unica forza che con questo sistema non è voluta scendere a patti in nessun modo, il M5s. Che il partito di Berlusconi voglia dare un aiuto ad alcuni suoi sodali non può sorprendere più del necessario, ma che il Pd e il partito di Alfano facciano un errore grossolano di questo tipo lascia allibiti. Inoltre anche Fratelli d’Italia fa un clamoroso autogol, dicono di essere un’alternativa a cosa ai domiciliari? viene da pensare. Ecco chi sono gli impresentabili delle prossime elezioni europee 2014

 

FORZA ITALIA

  Raffaele Fitto 
In primo grado è stato condannato a quattro anni di reclusione per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio. 

Clemente Mastella 

Rinviato a giudizio insieme alla moglie Sandra Lonardo per tre capi d’imputazione, truffa e appropriazione indebita.

Fabrizio Bertot  Ex sindaco del Comune sciolto per mafia Rivarolo Canavese (Piemonte). Secondo la Dia, avrebbe beneficiato del voto di scambio mafioso organizzato dai vertici nella ‘ndrangheta di Torino e da alcuni imprenditori calabresi. 

Aldo Patriciello  Condannato in via definitiva a quattro mesi per una storia dell’inizio degli anni Novanta per un finanziamento illecito.

Gianpiero Samorì 
È accusato di associazione a delinquere insieme ad altri imprenditori per la vicenda della bancarotta della banca Tercas. 

Innocenzo Leontini 
Ex capogruppo all’Ars del Pdl, ritenuto campione di spese sospette dalla Guardia di Finanza, che ha condotto l’inchiesta sulle spese pazze in Regione Sicilia.

NUOVO CENTRO DESTRA 

Lorenzo Cesa 
Arrestato nel 1990. È stato condannato in primo grado a tre anni e tre mesi per corruzione aggravata nello scandalo Anas, e poi salvato da un cavillo e dalla prescrizione. 

Giuseppe Scopelliti 
Condannato in primo grado a sei anni di reclusione per abuso d’ufficio. 

Paolo Romano 
Presidente del consiglio regionale della Campania. Indagato per peculato e rimborsi elettorali non documentati. 

Guido Podestà 
Presidente della Provincia di Milano. Sotto processo per le firme false presentate alle regionali del 2010 in Lombardia. 

Maurizio Lupi 
Sotto processo per abuso d’ufficio a Tempio Pausania, per via della nomina del presidente dell’Autorità portuale di Olbia.

PARTITO DEMOCRATICO 

Andrea Cozzolino 
Avviso di garanzia per truffa aggravata ai danni della Regione Campania, corruzione e falso per la costruzione di una centrale per biomasse a Pignataro Maggiore. 

Giosi Ferrandino 
Avviso di garanzia per falso ideologico, abuso d’ufficio e danno erariale come sindaco di Ischia. 

Nicola Caputo 
Indagato per l’ipotesi di reato di truffa e peculato, fatture scoperte per spese per la comunicazione istituzionale. Caputo avrebbe utilizzato i fondi per l’addetto stampa per acquistare svariate migliaia di euro di bibite. 

Anna Petrone 
Indagata per peculato.

FRATELLI D’ITALIA 

Agostino Chiglia 
Condannato a nove mesi nel 1986 per un’aggressione fascista a Torino. 

Gianni Alemanno 
Indagato per finanziamento illecito nell’ambito dell’indagine riguardante la fornitura di quarantacinque autobus alla società Roma Metropolitane. 

Antonio Iannone
Presidente della Provincia di Salerno. Indagato per la gestione di Asl e Cosaler.