Yara, i peli sul corpo non erano di Bossetti: caccia all’ignoto

Yara Gambirasio
Yara Gambirasio

Le novità sul caso di Yara Gambirasio portano alla luce nuovi interrogativi: in particolare, l’analisi dei peli trovati sul cadavere della ragazza escludono l’appartenenza degli stessi a Massimo Bossetti. Il presunto omicida sarebbe, così, “salvo” da ulteriori accuse? Non esattamente, poiché il profilarsi di un nuovi “Ignoto X” avvalora ulteriormente l’ipotesi formulata fin da subito dagli inquirenti: il presunto omicida di Yara non ha agito da solo.

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A questo punto, resta da identificare il secondo uomo, che potrebbe aver preso parte all’operazione con Bossetti in parte o anche in tutto e per tutto, ma si tratta di dettagli su cui gli inquirenti non possono ancora sbilanciarsi. L’ignoto è già ricercato da tempo recente ma di lui nessuna traccia: si ipotizza addirittura che si tratti di uno straniero, ormai fuggito all’estero per evitare di essere collegato al delitto di cui è accusato Bossetti. Intanto, anche quest’ultimo ha le proprie gatte da pelare, dato che i test del dna effettuati sul resto del corpo di Yara hanno identificato l’appartenenza degli stessi ad entrambi, presunto assassino e vittima.

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Inoltre, a breve saranno effettuate nuove verifiche di laboratorio sul furgone di Bossetti, che è stato filmato nella cittadina dove la ragazzina viveva con la famiglia e potrebbe contenere schiaccianti prove per confermare la colpevolezza dell’uomo. Riguardo tali esiti, c’è dunque da attendere, ma le indagini non cedono di un passo e gli investigatori sembrano avvicinarsi alla verità ogni giorno di più. Continuate a seguire gli aggiornamenti sul caso con VNews24.