Mondiali, è il turno dell’ Argentina. Germania e Francia ai quarti

Argentina

 

Argentina-Svizzera sarà la sfida più importante di quest’ ultima giornata dedicata agli ottavi di finale dei Campionati Mondiali di calcio, che si stanno tenendo in Brasile. Le due squadre scenderanno in campo alle 18:00 ora italiana ed il pronostico sembrerebbe, a detta dei bookmakers, abbastanza scontato. Gli uomini di Sabella sono forti dell’ unico precedente mondiale che li ha visti fronteggiare gli Elvetici: nel 1966, l’ Argentina battè la Svizzera con ben due goal di scarto. A questo big match, Messi e compagni arrivano dopo una serie di vittorie piuttosto  deludenti, dove gli undici bianco-azzurri non hanno particolarmente brillato, portando a casa dei successi importanti conquistati per il rotto della cuffia.

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ARGENTINA-SVIZZERA. La Svizzera non ci sta a recitare il ruolo della “Cenerentola”, e promette di non cedere allo strapotere di Messi e compagni. Alla vigilia del big match contro l’ Argentina, il CT Hitzfeld è conscio che questa, per la sua Svizzera, potrebbe essere l’ impresa della vita. “Per me questo e’ uno dei punti piu’ alti della mia carriera – confessa l’ allenatore, che dopo i Mondiali lascerà il calcio e la panchina elvetica a Petkovic –  Abbiamo una grande opportunità per regalare al calcio svizzero qualcosa di storico”. La Svizzera vanta un buon attacco, ma ha evidenziato nel corso del girone dei grossi limiti in difesa. Hitzfeld ne è pienamente consapevole: “Affrontare l’ Argentina due volte Campione del Mondo e’ una sfida enorme per chiunque, è qualcosa di speciale. Ma noi siamo cresciuti, anche se contro la Francia abbiamo preso tanti gol. Forse, però, è stato un bene, è stata una sveglia, ci ha fatto capire che dovevamo aumentare il nostro livello e già con l’ Honduras si è visto. Adesso ogni giocatore dovrà fornire una prestazione speciale e questo vale anche per la squadra nel suo complesso”.

Dal canto suo, anche Alejandro Sabella cerca di dare una “strigliata” alla sua Argentina. “Dobbiamo migliorare, certo. Soprattutto non possiamo più commettere errori, che d’ ora in poi possono esser fatali – afferma il commissario tecnico dell’ Argentina, che aggiunge – In questa fase serve soprattutto equilibrio: fisico, tattico e mentale. Il fattore emozionale può essere decisivo. La Svizzera è un avversario pericoloso, giocano allo stesso modo e insieme da molto tempo. Ma ha i sui punti deboli che non sto certo a raccontarvi. Noi dobbiamo giocare come sappiamo, bisogna attaccare bene per difendere bene. Le due cose sono indivisibili”. Mister Sabella può, però, contare su un organico sempre in crescita e su un Lionel Messi fin qui decisivo. “Leo sta facendo un gran Mondiale, quello che speravano i compagni e tutto il popolo argentino. Sono molto contento per lui, è decisivo quanto lo è stato Maradona nell’ ’86 in Messico”.

L’ Arena San Paolo si preannuncia strapiena, con gruppi di tifoserie provenienti da ogni parte del globo pronte a sostenere i propri beniamini. Restano alcuni dubbi sugli undici titolari che scenderanno in campo quest’ oggi, specialmente nell’ Argentina che pare dovrà fare a meno di Aguero. Sabella schiererà dunque un modulo 4-3-3: Romero; Zabaleta, Fernandez, Garay, Rojo; Gago, Mascherano, D Maria; Messi, Higuain, Lavezzi. La Svizzera risponde con un 4-2-3-1: Benaglio; Lichtsteiner, Djourou, Schar, R. Rodriguez; Inler, Behrami; Shaqiri, Xhaka, Mehmedi; Drmic.

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BELGIO-USA. Alle 22:00 ora italiana saranno Belgio e Stati Uniti a dare fuoco alle polveri. Gli Europei, guidati da mister Marc Wilmots, hanno portato a casa il primo posto nel girone di qualificazione, pur non brillando particolarmente. Gli USA sono stati invece protagonisti di una straordinaria rimonta: gli undici di Jurgen Klinsmann sono riusciti persino a rispedire a casa i Portoghesi di CR7 e sono determinati ad ottenere un posto ai quarti di finale, difendendolo con le unghie e con i denti. In queste ultime ore che precedono il match, i due allenatori si sono “punzecchiati” sulla scelta arbitrale designata dalla FIFA: Djamel Haimoudi, algerino. “Non capisco la scelta della FIFA”, ammette Klinsmann, “Arriva da un Paese che era nello stesso girone del Belgio e che nello scorso Mondiale abbiamo eliminato. Inoltre, parla Francese e può rivolgersi ai giocatori belgi nella loro lingua, spero non rappresenti un problema”.

La replica degli avversari non si è fatta attendere. “Lui si lamenta? Potrei farlo anch’io allora perché noi abbiamo battuto l’ Algeria al primo turno – risponde, seccato, Wilmots. –  Lui è francofono? Io comunque non parlo mai con gli arbitri e in generale credo che i direttori di gara stiano facendo bene in questo Mondiale”. Polemiche a parte, Belgio-USA è la sfida tra due differenti correnti di pensiero, oltre che generazionale: da una parte, il giovane astro nascente Hazard; dall’ altra il veterano Dempsey. Chi la spunterà? Il Belgio schiererà un probabile modulo 4-2-3-1: Curtois; Alderweireld, Vermaelen, Kompany, Vertonghen; Witsel, Fellaini; Mertens, De Bruyne, Hazard; Lukaku. Klinsmann risponde con un difensivo 4-4-1-1: Howard; Johnson, Gonzalez, Besler, Beasley; Jones, Bradley, Bedoya, Zusi; Dempsey; Altidore.

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L’ EUROPA VA. Nella giornata di ieri, il Vecchio Continente registra due vittorie su due partite ottenute sul filo del rasoio. La Germania soffre fino ai tempi supplementari, nei quali riesce però a violare per ben due volte la porta algerina grazie a Schuerrle e al solito Ozil; inutile la rete nel finale dell’ algerino Djabou. Gli uomini di Deschamps subiscono a lungo il gioco nigeriano, prima di andare a segno con Pogba e con un’ autorete di Yobo. Ai quarti, le due “cugine” si ritroveranno a combattere l’ una contro l’ altra per conquistarsi un posto nell’ Olimpo del calcio mondiale. Chi la spunterà?