Europee, campagna senza regole tra insulti e parole grosse

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Insulti, offese gratuite, battute da osteria. E’ finita in rissa la campagna elettorale per le europee 2014. Nessuno conosce cosa i singoli partiti andrebbero a fare in Europa o se qualcuno di essi aveva  una soluzione per evitare lo scandalo di miliardi di euro non spesi per mancanza di capacita progettuale.

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Il bersaglio preferito di questa deriva è Beppe Grillo, il quale è oggetto di attacchi da partedi tutto il sistema politico senza alcuna distinzione di colore. In particolare Renzi e Berlusconi hanno abbandonato i toni istituzionali e pacati per aggredire il leader del M5s anche a livello di storia personale. A seconda dei casi Grillo è chiamato “Buffone”, “Assassino”, “Imbroglione”, “Hitler”, “Sanguinario dittatore”. C’è un tratto comune in questo agire dei leader dei due principali, fino a questo momento, schieramento: la frequenza sempre più parossistica degli attacchi. Se poi aggiungiamo che Napolitano e Renzi ieri hanno detto che, in ogni caso, si tratta di elezioni europee è facile capire cosa stia succedendo: i sondaggi elettorali, riservati in questo periodo per disposizione di legge, molto probabilmente mettono in luce una vittoria del M5s di proporzioni sinora inimmaginabili e, comunque, tali da spingere Renzi e Berlusconi a cercare di seminare il terrore per cercare di arginare i danni.

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I toni di Grillo sono i soliti. E’ normale sentire un Grillo sparare a zero contro tutti e tutto poiché è il suo modo di fare politica. Irreale è vedere Berlusconi chiamarlo “Pregiudicato”, “Assassino”, “Evasore” e Renzi allo stesso modo chiamarlo “Buffone” o in altri modi simpatici. Chi ha trasformato il suo modo di comunicare sono proprio i due avversari dell’ex comico segno che qualcosa li ha spinti a farlo. Il M5s era dato in ascesa, qualche settimana fa, ma i sondaggi, ancora non avevano misurato l’effetto sull’elettorato dell’ondata di arresti per le tangenti dell’expo con gli arresti di due figuri, Frigerio e Greganti, condannati nella prima tangentopoli e ancora esponenti di rilievo dei due principali partiti, Forza Italia il primo e Pd il secondo. La cronaca giudiziaria ha messo il vento in poppa ai destini del M5s, in proporzioni tali, probabilmente, da gettare nel panico tutto il sistema politico italiano,