Maleficent, ovvero l’apologia della strega cattiva

 

maleficent

Uscirà nelle sale italiane il prossimo 28 maggio “Maleficent”, film prodotto dalla Moving Picture Company e distribuito dalla Walt Disney Pictures. “Maleficent” viene da giorni promosso come “la vera storia” della Bella Addormentata nel bosco. Come suggerisce il titolo stesso, “Maleficent” è incentrato sulla figura di Malefica, la strega cattiva che getta un tremendo sortilegio sulla dolce principessina Aurora. La storia della Bella Addormentata nel bosco la conosciamo tutti, fa parte di quel gruppo di favole che i nostri genitori ci raccontavano da bambini (insieme con Biancaneve, Pinocchio, Cappuccetto Rosso e così via). A rendere ancora più popolare questa fiaba è stato l’amatissimo e famosissimo cartone animato della Disney datato 1959. Fa un certo effetto vedere come la Disney stessa, seppure a distanza di anni, ora promuova “Maleficent”, una sorta di apologia della cattiva di turno: la strega Malefica.

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Nel cartone animato del ’59 la protagonista della storia era la principessa Aurora, vittima di un sortilegio che la perfida Malefica le infligge in occasione del suo battesimo: la principessa morirà il giorno del suo sedicesimo compleanno per via di una puntura causata da un fuso. A mitigare questa maledizione ci pensa la fata Serena la quale, con la sua benedizione, “trasformerà” la morte della principessina in uno stato di sonno profondo dal quale potrà essere risvegliata grazie al bacio di un principe. Il resto della fiaba è storia: Aurora viene svegliata dal bacio del vero amore e Malefica, dopo essersi tramutata in drago, viene uccisa dal principe Filippo.

“Maleficent” è una sorta di stravolgimento della fiaba di Charles Perrault, concentrato quasi interamente sulla figura di Malefica a partire dalla scelta della protagonista: Angelina Jolie. “Maleficent” conta un cast d’eccezione (la parte della principessa Aurora adolescente è interpretata da Elle Fanning, mentre da bambina è interpretata da Vivienne, figlia minore di Angelina Jolie), ma è Angelina Jolie la protagonista indiscussa. “Maleficent” viene, infatti, descritto come la fiaba riletta dal punto di vista di Malefica, la strega cattiva. In un’ intervista pubblicata su un noto settimanale femminile la Jolie racconta il suo personaggio in “Maleficent”.

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“L’ ho quasi invidiata – racconta l’ attrice parlando di Malefica – forse perché ognuno di noi vorrebbe essere libero, nel bene o nel male”. La Jolie prosegue concentrandosi sulla ragione per cui la strega di Maleficent sia così cattiva. “Da giovane aveva un fortissimo senso della giustizia, ma a renderla vendicativa è stata la sofferenza d’amore”. Una vendetta ed una delusione d’ amore sono quindi i sentimenti che animano il cuore (divenuto di pietra) della strega di “Maleficent”: la cattiveria come conseguenza ad una delusione, la fierezza che diventa malignità. E l’ antagonista, vestita di nero e con il copricapo che ricorda le corna di un caprone, assume il ruolo di protagonista.

“Maleficent”, come molti remake di fiabe interpretati da attori in carne ed ossa, vede nel ruolo della cattiva una donna bellissima: Angelina Jolie.  Prima di lei, fu Julia Roberts a vestire i panni della regina cattiva in “Biancaneve” del 2012, seguita a ruota da Charlize Theron, che ricoprì la parte della perfida Ravenna in “Biancaneve e il Cacciatore” nello stesso anno. “Le figure femminili dei vecchi film Disney le trovo così finte”, dice la Jolie durante l’intervista parlando di “Maleficent”. Meglio, allora, “puntare” sul cattivo, analizzare le varie sfaccettature del carattere, i lati bui, il perché il cattivo è così (c’è oppure è diventato un antagonista negativo per via delle circostanze della vita?). “Maleficent” promette di essere una rilettura interessante e controversa della classica, stucchevole fiaba a lieto fine in stile Disney.

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