Jesi, istruttrice di fitness mette in fuga aggressore: ora è ricercato

Jesi

Jesi – Aggredita fisicamente, strattonata, minacciata con un’arma e poi abbandonata davanti casa dal suo aggressore messo in fuga: questo è quanto accaduto ad una donna di Jesi lo scorso 7 maggio. La donna, Y.C., istruttrice di fitness e direttrice sportiva del “Conero Wellness” di Ancona, nelle Marche. La donna, conosciuta ed apprezzata sia a Jesi che ad Ancona, stava rientrando a casa da lavoro: proprio a pochi passi da casa sua è accaduto il fatto, la brutale aggressione. Siamo a Jesi, città di circa 40mila abitanti alle porte di Ancona, città teatro negli scorsi mesi di un’altra aggressione stavolta ai danni di un uomo picchiato e rapinato da quattro persone a volto coperto.

Leggi anche: Alluvione Marche, i danni e le parole di Renzi

Y.C. nota la presenza di quest’uomo, uno straniero, appoggiato ad un muro: la sensazione che lui la stia fissando è forte. L’istruttrice di fitness di Jesi racconta: “Ho notato questo giovane, era poggiato al muro, mi stava guardando ma mai avrei pensato che mi potesse aggredire” . Invece l’uomo armato (con molta probabilità di un coltello) afferra Y.C. per un braccio, la minaccia e la strattona: vuole rapinarla. Y.C., seppure appesantita dalla presenza dei suoi borsoni da palestra riesce a lottare e soprattutto a gridare aiuto, mettendo il rapinatore in fuga. L’uomo infatti, temendo di essere notato da altre persone, decide di darsi alla fuga sparendo così tra le strade di Jesi.

Leggi anche: Roma-Juve, odio anti Napoli “Lavali col fuoco”

La donna riesce a raggiungere la propria abitazione e chiamare i Carabinieri. Sembra che l’istruttrice di fitness di Jesi abbia chiesto aiuto ad un passante il quale però ha preferito allontanarsi. Continua così la serie di aggressioni ai danni dei cittadini della città marchigiana  ma anche di coloro che si trovano a Jesi per motivi di lavoro,. come neEl caso di un agente di commercio milanese aggredito nel parcheggio scambiatore della stazione da due stranieri che lo derubano e spendono quanto sottratto all’uomo per acquistare un Iphone.