Crisi, banconote “sbagliate” valgono più dei pezzi rari: ecco perché

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Avete mai trovato banconote tagliate “male” o con difetti di stampa? Se ve ne siete disfatti, potreste aver gettato al vento centinaia di euro. La settimana scorsa vi avevamo proposto un tutorial su come ricavare qualche spicciolo in più dalle vostre vecchie lire (clicca il link). Questa settimana, invece, tratteremo più in generale quegli esemplari di entrambi euro e lira, che risultano speciali perché unici nel loro genere. A renderli così rari sono proprio gli errori incorsi durante il processo di stampa della banconota, per cui si potrebbe dire che si tratti di esemplari “sbagliati”.

Quando la crisi si fa sentire, i cittadini che ne sono più colpiti cercano qualsiasi modo per ricavare un guadagno supplementare allo stipendio. Senza contare i disoccupati, ovviamente. Ebbene, scoprirete che molti esemplari di banconote dell’euro o della lira possono valere davvero tanto. Ad esempio, in circolazione potreste trovare una cartamoneta da 50 euro che riporta la scritta “100 euro” visibile in controluce, anzi che le cifre corrispondenti al valore della banconota. Quest’esemplare può valere dai 350 euro in su. Sono rare anche le 100 euro tagliate “male”, possono valere dai 300 ai 350 euro, a seconda della “vistosità” dell’errore. Per quanto riguarda il taglio piccolo, affinché le cartamoneta valgano una cifra sostanziosa, devono anzitutto trovarsi in ottime condizioni, meglio se in fior di stampa, cioè nuove. La peculiarità di questi esemplari di 5 euro sta nei numeri di serie e nella lettera che li anticipa e che indica lo Stato di emissione. L’Italia è indicata con una “S”, la Germania con una “X” e così via.

Considerate, comunque, che il prezzo di questi esemplari integra anche il valore primario della banconota, per cui, pur non rispettando queste valutazione approssimative, sarebbe privo di senso vendere una banconota da 100 euro a meno di 101 euro. Tale considerazione può risultare scontata, eppure potete stare certi che la prudenza non sia mai troppa e chi non è pratico di questo tipo di commercio può spesso incappare in inganni nudi e crudi.

Passando alle lire in cartamoneta rare, le 1.000 lire con errori di stampa o di taglio possono valere anche 300 euro. Invece, le banconote da 500 lire che riportano la stampa da entrambi i lati non superano i 150 euro, ammesso che troviate l’acquirente disposto a pagarvi tanto. Neanche le banconote da 2.000 e da 10.000 lire valgono moltissimo: la cifra resta stazionaria a 150 euro, ma in compenso pensate che già essere in possesso di cartamoneta in lire è da considerarsi una fortuna. Infatti, la maggior parte dei cittadini ha conservato monete di valore medio-basso, mentre sono in pochi a non aver cambiato cifre di grande importanza in euro, all’epoca del passaggio dell’Italia al nuovo conio.