California, pericolo crollo alla diga di Oroville. Evacuate 188 mila persone

Pericolo crollo alla diga di Oroville: evacuate 188 mila personeCALIFORNIA – È stato emesso nella giornata di ieri un ordine di evacuazione per quasi 190 persone residenti nelle contee di Butte, Sutter e Yuba in California. Sembra che sulla gigantesca diga di Oroville, la più alta degli Stati Uniti, si sia formata una crepa che potrebbe portare al collasso dello sfioratore di emergenza della struttura. “Le autorità competenti stanno provvedendo alla riparazione – ha dichiarato Jerry Brown, governatore della California – ma l’ordine rimane: non si tratta di un’esercitazione”. Secondo quanto riportato dal giornale locale Sacramento Bee, la rete stradale dove sorgono il lago e l’omonima diga sono bloccate da migliaia di vetture che cercano di lasciare la zona.

Costruita nel 1969, la diga di Oroville, alta 230 metri, si trova a circa 250 chilometri a nord-est della città di San Francisco. Tramite la sua rete idrica, la più grande della California, fornisce acqua per l’agricoltura della Central Valley, per i residenti e per le imprese del sud dello Stato. Probabilmente a causa di pioggia e neve, si è recentemente formata una crepa nello scarico di emergenza, utilizzato per la prima volta dopo l’inaugurazione a causa del danneggiamento di un altro canale di scarico che, a seguito della pioggia caduta negli ultimi giorni, aveva riportato evidenti crepe.

La preoccupazione maggiore delle autorità che ieri alle 16:45 locali hanno diffuso l’ordine di evacuazione, riguarda il rischio di un “rilascio incontrollato delle acque del lago di Oroville: da quando venne costruita la diga, le acque non hanno mai raggiunto un simile livello”. Per evitare una catastrofe, il governatore Brown ha ordinato di potenziare le operazioni di emergenza per mettere la diga in sicurezza. “Abbiamo bisogno di continuare ad abbassare il livello d’acqua del lago – ha spiegato lo sceriffo della contea di Butte, Kory Honea – Dobbiamo dare al Dipartimento delle Risorse Idriche il tempo di valutare appieno la situazione in modo da capire se sia il caso o meno di ripopolare la zona”. Nel frattempo, 23 mila soldati della Guardia Nazionale californiana sono in stato di allerta e pronti ad entrare in azione.