Centro Italia in ginocchio tra neve, ghiaccio e forti scosse sismiche

Neve, gelo e scosse sismiche stanno mettendo a dura prova la popolazione del Centro Italia. Dalla mezzanotte di ieri sono state avvertite oltre 80 scosse, di cui una di magnitudo 3,5 e alcune inferiori ai 2. Le situazioni critiche da affrontare sono molte. Ad Arquata, per esempio, gli accumuli di neve sui tetti delle case e l’assenza di energia elettrica rallenta le operazioni per lo sgombero delle neve. Il tutto è anche peggiorato dal fatto che si temono cedimenti.

All’Aquila, 2000 persone hanno dormito nei centri di accoglienza. Il sindaco Massimo Cialente ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado per permettere accurati sopralluoghi negli edifici scolastici a seguito dei terremoti. Alcune frazioni delle Marche e dell’Umbria sono rimaste isolate e molte persone hanno deciso di dormire in strutture specializzate. Inoltre, migliaia di persone residenti nel Centro Italia sono rimaste senza energia elettrica. La neve, in alcune zone, ha raggiunto anche i 4 metri, mettendo in ulteriori difficoltà le forze dell’ordine.

Alle 5.30 è partita la Colonna mobile della Protezione civile toscana diretta nella provincia di Macerata per fornire un servizio di spalanca tura neve nelle zone colpite dal terremoto.  Le altre regioni italianie si stanno mobilitando per aiutare le popolazioni del Centro Italia in difficoltà. Alcuni volontari del soccorso alpino veneto si sono recati sul luogo per dare una mano.