Da David Bowie a George Michael: ecco l’elenco dei VIP morti nel 2016

Ecco l'elenco dei VIP morti nel 2016Un lungo elenco quello dei VIP scomparsi quest’anno, che tocca un po’ tutte le categorie di personaggi famosi, tutti o quasi icone storiche nel loro campo. Nella maggior parte si è trattato di notizie inaspettate che hanno sconvolto il mondo e soprattutto i fans. Solo pochi di loro infatti avevano dichiarato di essere malati e quindi l’annuncio della loro morte era dato ormai per “scontato”. Molti invece, benché malati, hanno continuato a vivere la loro vita come se nulla fosse e solo alla loro morte è emersa la verità. Di seguito, il lungo e triste elenco di tutti i personaggi venuti a mancare da gennaio.

Ad aprire questo triste elenco il 6 gennaio è stata la 90enne Silvana Pampanini. Divenuta famosa per la vittoria ex aequo del concorso Miss Italia, l’attrice divenne nel dopoguerra una delle dive più amate e note al mondo. Il primo lutto nel mondo della musica è stato David Bowie, il Duca Bianco del rock, scomparso il 10 gennaio a 69 anni. Una notizia choc per il mondo della musica che ha appreso solo in un secondo momento che l’artista lottava da 2 anni contro un cancro e che alla fine ha scelto l’eutanasia. Appena pochi giorni dopo, il 18, è morto a 67 anni Glenn Frey, cantante degli Eagles, gruppo country degli anni ’70 diventato famoso per il singolo “Hotel California”. Il 14 gennaio invece è morto l’attore britannico Alan Rickamn, noto soprattutto per aver interpretato il ruolo del professore Severus Piton nella saga di Harry Potter. Il 70enne era malato di cancro al pancreas ma solo dopo il decesso, reso noto dalla moglie in un comunicato stampa, i suoi fan lo hanno scoperto. Il 28 gennaio ci ha lasciato il cantante Paul Kantner, leader dei Jefferson Airplane. Il 74enne è morto a causa di un attacco cardiaco; nello stesso giorno è venuta a mancare anche la prima cantante degli Airplane, Signe Toly Anderson. Il 19 febbraio è scomparsa la scrittrice Harper Lee, 89 anni, autrice de “Il buio oltre la siepe”. L’8 marzo è morto a 90 anni Sir George Martin, produttore dei Beatles (e considerato da molti il quinto membro del gruppo) e compositore britannico. Appena 3 giorni dopo, è stato il turno di Keith Emerson, principe delle tastiere e fondatore di due gruppi britannici, The Nice ed Emerson e Lake & Palmer. Il 71enne era affetto da una malattia alla mano destra che lo obbligava a suonare la tastiera con otto dita e, dopo la conferma da parte dei suoi medici che la sua condizione sarebbe ulteriormente peggiorata, ormai in piena crisi depressiva, si è ucciso con un colpo in testa. Il 30 marzo è infine morto Gianmaria Testa, soprannominato il “cantore degli ultimi”; come molti altri, il 57enne cuneese era malato di cancro. Il giorno successivo sono scomparsi l’attore 96enne Douglas Wilmer, famoso per aver interpretato Sherlock Holmes nell’omonima serie andata in onda negli anni 1964-1965, e l’87enne Giorgio Calabrese, autore di moltissime celebri canzoni e discreto talent scout che scoprì, tra gli altri, Ornella Vanoni e Orietta Berti.

Ad aprile, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, si sono aggiunti all’elenco David Gest, produttore musicale 62enne e star dei reality (12 aprile), la 55enne Karina Huff, nome d’arte di Carrina Corona Elizabella, famosa per aver interpretato il ruolo di Susan in “Sapore di mare” (18 aprile) e Victoria Wood, attrice inglese 62enne. Il mese di maggio è stato segnato da due perdite italiane: l’attore, cantautore e cabarettista Lino Toffolo il 18 maggio (82 anni) e l’attore teatrale Giorno Albertazzi il 28 (93 anni). Il 3 giugno è morto uno dei più grandi pugili di tutti i tempi: il 74enne Muhammad Ali, da tempo malato di Parkinson. Il 27 giungo, a 87 anni, è scomparso il mitico Bud Spencer, nome d’arte dell’attore Carlo Pedersoli, diventato famoso per i numerosi film in coppia con Terence Hill. Luglio è stato un “mese nero” per il cinema poiché in pochi giorni sono scomparsi per tre famosi registi: Michael Cimmino, famoso soprattutto per il 5 volte Premio Oscar “Il Cacciatore” (3 luglio), l’iraniano Abbas Kiarostami, divenuto celebre per il film “Il sapore della ciliegia” (4 luglio), e Garry Kent Marshall, famoso per “Pretty Woman”, “Paura d’amare” e le serie tv “Happy days” e “Mork & Mindy” (19 luglio). A fine mese, il 30, è scomparsa l’attrice di teatro 63enne Anna Marchesini, divenuta famosa col trio Lopez-Marchesini-Solenghi. Il 29 agosto è morto l’attore 83enne Gene Wilder, pseudonimo di Jerome Silberman, attore famoso per il ruolo del Dr. Frankenstein nel film comico Frankenstein Jr, diretto da Mel Brooks nel 1974.

Il 9 ottobre ci ha lasciato il regista polacco Andrzej Wajda, 90 anni, autore di numerosi film sulla storia della Polonia. Il 13 ottobre invece è scomparso Dario Fo, anch’egli a 90 anni, che nel 1997 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura. Il 24 ottobre è morto, a causa di un attacco cardiaco, Pete Burns, cantante pop dance dei Dead or Alive che assieme alla sua band conquistò le classifiche di mezzo mondo con il singolo “You spin me round”; il 57enne era affetto da calcoli renali e diabete. Tre giorni dopo è scomparso il presentatore italiano Luciano Rispoli, 84 anni. Il 28 invece dopo è stato il turno dell’attore Michael Massee, morto per un tumore al cervello. Il 64enne divenne tristemente famoso per aver accidentalmente ucciso con un colpo di pistola Brandon Lee, figlio 28enne del leggendario Bruce Lee, durante le riprese del film “The crow” (“Il corvo”) nel marzo 1993, un episodio che segnò pesantemente la sua carriera e la sua vita privata. Novembre è stato segnato dalla morte di 4 grandi personaggi italiani, che si sono aggiunti ad un elenco che sembra non avere fine. I primo novembre è venuto a mancare lo scrittore romano Massimo Mongai, 66 anni, noto come autore di fantascienza umoristica. Il 7 novembre ci hanno lasciati l’82enne Leonard Cohen, cantautore, poeta, scrittore e compositore canadese, e il 59enne Fanco Nisi, volto storico di Radio Italia. Infine, il giorno successivo è invece morto Umberto Veronesi, oncologo milanese famoso per la rivoluzione nel campo della lotta ai tumori al seno.

Il 10 novembre è stato il turno di Greg Lake, bassista, chitarrista e musicista britannico che ha fatto parte, assieme al collega Keith Emerson, morto a marzo, dei Lake and Palmer. Nel suo caso però non si è trattato di suicidio: Lake era malato da tempo. Nella notte tra il 25 e il 26 novembre è morto il leader Fidel Castro, lasciando il popolo cubano nella disperazione per la sua scomparsa. Il 29 novembre è stato il turno dello scrittore e autori di giochi Joe Dever, 60 anni, noto soprattutto per la serie di “Lupo solitario”. Il primo dicembre è scomparso l’80enne Antonio Polese, noto come “Il boss delle cerimonie”, a causa di problemi cardiaci. Il 6 dicembre è scomparso Peter Vaughan, attore 93enne diventato popolare per aver interpretato il maestro Aemon Targaryen nella serie “Il trono di spade”. Due giorni dopo, è scomparso John Glenn, primo astronauta americano ad effettuare un volo in orbita intorno alla Terra. Il 14 dicembre invece è stato stroncato da un infarto un altro volto storico televisivo: Alan Thicke, attore 69enne famoso per il ruolo di “papà Seaver” nel telefilm “Genitori in Blue Jeans”. Cinque giorni dopo è stato il turno della 99enne ungherese Zsa Zsa Gabor, famosa per essere stato Miss Ungheria 1936, per aver recitato in oltre 30 film ma soprattutto per i suoi 9 matrimoni e tanti flirt. Il 22 dicembre è venuta a mancare Franca Sozzani, storica direttrice di Vogue Italia, dopo una lunga malattia. Infine, a chiudere questo triste elenco, è stato, nel giorno di Natale, il 53enne George Michael, icona pop degli anni ’80 prima con il duo Wham! Insieme ad Andrew Ridgeley, e poi da solista. L’uomo è morto a causa di un infarto nella sua casa a Londra ma avanza l’ipotesi che si sia trattato di overdose di eroina.