Recensione film: I’m Not There, “Io non sono qui : Bob Dylan”

manifestoPenso che a volermi prefiggere uno scopo, a riguardo, mi piacerebbe che Bob Dylan potesse dire che questo scritto sia l’unica recensione plausibile a riguardo. Partendo da Google se ne trovano parecchie, rispetto.

Stando a ciò che Wikipedia ne dice, stando a quello, I’m Not There . Io non sono qui (2007) , è un film girato secondo una tecnica non tradizionale da Todd Hayness. La tradizione (in campo cinematografico) da sicurezza, bene.

Ho pensato durante tutta la durata del film a quello che si possa dire a riguardo di un lavoro svolto come si deve, come lo è questa pellicola.
La percezione per tutto lo svolgimento è quella di un enorme spazio da colmare, è un po’ come se guardando il film si possa capire come riempire la propria vita di bellezza, o di fortune, o forse di amore .. non sarebbe nemmeno per i campi lunghi, inteso in senso tecnico; probabilmente Bob Dylan è un artista da trascorrere, da vivere o immaginare, ma non per forza noi tutti dobbiamo utilizzare un’interpretazione così alta, magari si può concludere che è un film che da spazio all’immaginazione, e finita qui. Si, forse alla fine di tutto, la voglia che ne nasce è quella di prendere un treno e percorrere gli Stati Uniti da una parte all’altra: è da poco uscita la notizia di un servizio di questo tipo, proprio nello specifico ferroviario, ma quello che è proposto è un treno merci e la prospettiva di invenzione.
Un tema ricorrente, non troppo velato, è il viaggio inteso come spostamento fisico, materiale, delle emozioni, di fuga o partenza, intellettivo e psichedelico.
Ciò è condiviso dalla stessa vita di Dylan, artista poliedrico, un viaggio interminabile, e il film “Io non sono qui” è un viaggio nel viaggio .. una descrizione delle fasi della carriera artistica e no di Dylan, una descrizione che trova compimento nelle sei fasi proposte ed interpretate da sei attori differenti, un cast d’eccezione per un capolavoro. Perciò, per non discostarmi dalla pellicola, ma volendo dire qualcosa di “sentito” su questo film, svilupperò due “strade”: la prima, parlando di sei persoanggi alla ricerca di un personaggio (Dylan) che con interpretazioni magistrali riescono a catturarne compiutamente anche le più sottili sfumature, la seconda, e personale, è la stesura di una serie di particolarità che all’interno della pellicola ed a riguardo, hanno a mio modo di vedere un significato particolare.

Personaggi:

1- Woody Guthrie, un ragazzino che viaggia scappando dal luogo natio alla ricerca di fortuna, un giovane musicista al quale Dylan si ispirò soprattutto agli esordi; Woody, cantante folk, è il simbolo delle “storie” sulle quali Dylan basò i propri albori.

2- Jack Rollins, personaggio che trae origine dal periodo di Dylan “acustico”, un uomo con una chitarra e la voglia di parlare del proprio mondo con uno strumento.
2- John Il Pastore, un momento ben definito della vita dell’artista, la propria conversione al cristianesimo.

3- Jude Quinn, il personaggio più accattivante dell’intera pellicola, un uomo con un’ intelligenza visionaria, che occupa il tempo con droghe varie, interessi poco convenzionali ed ossessionato dalla comprensione di ciò che vede e sente di un mondo spesso ostile.

4- Billy the Kidd, un fuorilegge della città “Enigma”, un uomo affascinante senza troppo attaccamento al mondo in cui vive, ma preso dalla fuga verso ciò che è congeniale al proprio “sentire”.

5- Robbie Clark, attore alle prese con una chiusura di relazione da portare a compimento, con un difficile confronto con quello che intorno a se lo porta lontano dalla moglie Claire, che come il marito si sente ad un tratto proiettata verso un’ indefinita prosecuzione della storia propria e circostanziale.

6- Arthur Rimabaud, poeta messo sotto torchio dalle autorità, alle quali risponde con frasi celebri di Bob Dylan, citandole.

 

Note:
1– I’m Not There . Io non sono qui , è l’unico film biografico su Dylan, che l’icona del rock ha approvato; un motivo è che risulta in alcun modo offensivo, ovvero parla di Dylan senza voler ripercorrerne momenti topici, ma portando davanti alla macchina da presa personaggi vari, anche di pura fantasia; codesti narrano con le proprie gesta la vita di Bob Dylan senza per questo volerne contestualizzare ogni momento.

2– Woody Guthrie, nel testa a testa con i “cattivi” che cercano di portargli via la chitarra ed il denaro, il giovane è in quel momento metafora della rottura di Dylan dagli schemi di gioventù, della fuga verso il proprio futuro

3– La fine della relazione fra Robbie e Clara, paragonata alla fine del conflitto tra Stati Uniti e Vietnam, è metafora di tutte le nostre storie d’amore, che finiscono spesso ed anche non per voler proprio, ma anche per tutto quello che il mondo decreta.

4– I colpi di pistola, intermezzi tra le varie scene, sono metafora di qualcosa di ben definito che esplode nel nostro immaginario

5– Jack Rollins, al ricevimento del premio assegnatogli dalla critica, sale ubriaco sul palco per ringraziare, all’uscita, l’intervista con la stampa è il chiaro malessere di un uomo che si sente “usato” , più che altro.

6– Jude Quinn, un uomo (il personaggio) interpretato da una donna (attrice), è il 1966 “clamoroso” di Dylan, di cui Jude è una sorta di fantasma ermetico senza un “luogo” della mente, espropriato dai propri vizi.

7– Billy the Kidd, personaggio che da molto spazio alla fantasia, è inserito in contesto che presuppone il “movimento continuo” della realtà, attorno alla propria esistenza.

8Keenan Jones, giornalista avverso e no a Jude Quinn, durante l’interazione con il personaggio definisce “convenzionale” proprio Quinn, il quale riprenderà il modo “convenzionale” associandolo alla “tradizionale” musica che la gente vuole, la cui “insignificanza” è sacra

9– Jude Quinn, durante tutte le scene in cui compare è, sempre, in un continuo dialogo con se stesso, infatti, la sensazione che nasce ascoltandone le parole è, quella che ogni frase che pronuncia sia a se stesso e non a chi gli sta a fianco.

I’m Not There , Io non sono qui
film, 2007
135 mn
Produzione : Stati Uniti
Genere : biografico
Regia : Todd Haynes
Musiche : Bob Dylan

Cast: Christian Bale, Cate Blanchett, Richard Gere, Charlotte Gainsbourg, Heath Ledger, Ben Whishaw, Julianne Moore, Michelle Williams, David Cross