Gran Bretagna fuori dall’UE, ma Scozia e Irlanda protestano

Scozia e Irlanda del Nord: entrambe contrarie alla separazione dall'UEA seguito del referendum, il Regno Unito è uscito ufficialmente dall’Unione Europea ma il paese è diviso sulla questione. Scozia e Irlanda del Nord sono fortemente contrarie alla decisione e già si parla di un nuovo referendum per ottenere l’indipendenza dal Regno Unito. “La Scozia vede il proprio futuro nell’UE” ha dichiarato Nicola Sturgeon, premier scozzese. Il voto stesso sembra testimoniare questa affermazione tant’è che la maggioranza degli scozzesi e degli irlandesi aveva votato per restare nell’UE.

Già il 18 settembre 2014 era stato indetto un referendum per ottenere l’indipendenza dal Regno. All’epoca però la separazione significava anche l’allontanamento dall’Unione Europea e infatti il referendum aveva avuto esito negativo. Ora però la situazione si è ribaltata e per restare nell’unione l’unica soluzione sembra quella di una nuova votazione. Per ora non c’è niente di certo, solo il malcontento di Scozia e Irlanda del Nord le cui popolazioni si erano espresse per il “Remain”.

La maggior parte della popolazione della Scozia, il 62%, aveva votato per restare nell’unione e anche il 56% degli irlandesi. Entrambe le popolazioni infatti vedono il loro futuro legato all’UE e quindi la separazione da questa non è stata accolta con gioia. Nelle scorse settimane si parlava già di organizzare un secondo referendum in caso di Brexit, e ora il Sinn Feinn, il movimento indipendentista dell’Irlanda del Nord, sembra intenzionato a proseguire con il progetto. “Ci saranno enormi conseguenze per tutta l’irlanda – ha commentato Martin McGuinness, vicepremier dell’Irlanda del Nord – Rimanere separati dell’UE significa andare contro le aspettative democratiche del popolo.