Greenpeace sott’acqua per il referendum sulle trivelle (FOTO)

Appello GreenpeaceL’associazione ambientalista Greenpeace Italia è scesa letteralmente in acqua per dire “vota sì” al referendum sulle trivellazioni nel nostro mare che si terrà il 17 aprile. Da Portofino all’isola d’Elba, da Ventotene a Capri, da Santa Maria di Leuca fino alla Sicilia, alcuni gruppi di subacquei professionisti si sono immersi per lasciare nel fondo del mare diversi appelli tra cui : “Salvami dalle trivelle”, “E’ anche tuo, proteggilo”, “Più prezioso del petrolio”, “Il 17 aprile un sì per il mare”.

Greenpeace Italia ha voluto in questo modo cercare di salvaguardare il futuro del nostro mare mostrandone la sua rara bellezza, passando tra le più belle coste e località italiane per dimostrare le meraviglie sommerse che possono essere compromesse dalle trivellazioni offshore. Così gli italiani si trovano catapultati in un mondo ricco di stelle e cavallucci marini, spugne e pesci coloratissimi, gorgonie e panorami marittimi incantevoli purtroppo tutti minacciati dalle estrazioni di petrolio. In realtà, gli ambientalisti affermano che già da tempo il nostro mare è vittima di alcune “trivelle fuorilegge“, piattaforme offshore che avvelenano e minacciano attività importanti come la pesca ma anche il turismo, entrambi fonte di vita per tantissimi territori italiani.

Anche i climatologi sono intervenuti a favore di questa causa dichiarando che i cambiamenti climatici stanno già causando l’innalzamento delle temperature nel Mediterraneo con gravi effetti sulla flora e la fauna marittima; le trivellazione non aiuterebbero questo ecosistema già fortemente turbato. La responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia, Giorgia Monti, ha infine affermato: “E’ ora di pensare ad un diverso modello di sviluppo che tuteli il mare e investa sulle vere risorse del nostro paese: turismo, energie rinnovabili, la bellezza dei nostri paesaggi”. Il mare è quindi una risorsa fondamentale che, insieme alla nostra storia, alle nostre coste, alla vita sottomarina, potrebbe essere il vero motore della nostra economia, come già in parte rappresenta. Il 17 aprile gli italiani possono decidere se fermare con un “” le trivelle.