Ancora minacce a Roma dall’Isis, nuovo video choc

Isis minaccia Roma con nuovo videoNuove minacce da parte dell’Isis verso il nostro Paese. Nel video diffuso, è chiara la minaccia contro Roma. Carri armati avanzano verso il Colosseo, in parte sepolto dal deserto. Nel video, si vedono anche immagini di piazza San Pietro, piazza Navona e piazza Venezia, con l’Altare della Patria. I simboli della città quindi al centro di un messaggio di distruzione che porta il marchio delle bandiere nere dell’Isis. “Roma è la battaglia finale prima del giorno del giudizio” recita la voce alternando versetti religiosi e avvertimenti contro i miscredenti.

Ancora una volta, gli estremisti della jihad hanno utilizzato i social per diffondere i loro messaggi. Il post “Parigi prima di Roma” sembra indicare che il prossimo obiettivo dell’Isis sarà proprio la nostra capitale, simbolo del cristianesimo. “Gli antagonisti del conflitto in Libia saranno a Roma – si legge in un post – Il Califfato vi raggiungerà a Roma come ci ha informato il Profeta (Maometto) che sarà, con il volere di Allah, conquistata”. Il video dura minuti 14 minuti, 2 dei quali mostrano gli obiettivi sensibili al centro della minaccia che non si riferisce solo alla città come simbolo del cristianesimo e del suo rappresentante, ma alla città stessa.

Questo nuovo video sembra collegarsi alla profezia della veggente bulgara Baba Vanga, morta nel 1996. Secondo la donna infatti nel 2043 “i mussulmani domineranno l’Europa e la Città Eterna diventerà l’epicentro di un nuovo Califfato”. Questa sua previsione dovrebbe essere il risultato finale del conflitto tra l’occidente e l’Islam. Questa “terza guerra mondiale”, secondo Baba Vanga, dovrebbe iniziare nel 2016.

Dal 13 novembre, le misure di sicurezza sono state rafforzate soprattutto a Roma, che in questi giorni ha celebrato l’inizio del Giubileo con l’apertura della Porta Santa l’8 dicembre. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha così commentato la minaccia: “Il terrore vuole snaturaci. Noi non ci piegheremo”. Già pochi giorno dopo gli attentati a Parigi, l’Isis aveva proclamato: “Chiediamo ad Allah di sostenere i mujaheddin contro gli agenti dei leader dell’idolatria e i crociati finché la bandiera del Califfato non sarà issata su Istanbul e la Città del Vaticano”.