Torino, derby dei pulcini finisce in ospedale. Donna aggredita

Derby

Borgomanero (Novara) – Quella che doveva essere una semplice e simpatica partita disputata dai bambini si è trasformata in un vero e proprio match di lotta libera, con tanto di insulti razzisti, botte e percosse ai danni della madre di uno dei giovanissimi calciatori in campo e di suo marito. Il derby dei pulcini Juventus-Torino, valido per le finali del Torneo giovanile Junior Cup, è letteralmente finito al Pronto Soccorso per una donna cubana, insultata e malmenata da alcuni genitori che non hanno mancato di apostrofarla con il solito e, purtroppo, sdoganato, epiteto xenofobo: “Vattene, negra”.

WRESTLING SUGLI SPALTI. Mentre i piccoli calciatori – compreso il figlio della vittima del brutto episodio nel Novarese – disputavano in campo il derby con l’innocenza tipica dei bambini, sugli spalti si consumava un altro genere di derby, che di agonistico presentava ben poco. “L’otto novembre mi trovavo con mio marito a Borgomanero per il torneo di calcio giovanile Junior Cup, categoria esordienti 2004, in via Santa Criscinetta presso il campo di calcio della ASD Accademia Borgomanero: Tra le squadre presenti c’erano i Pulcini 2005 del Torino (quella di mio figlio) e i Pulcini 2005 della Juventus”, ha raccontato la donna cubana nella sua denuncia, resa nota nella giornata di ieri, spiegando come la finale prevedesse il derby tra le due giovani realtà calcistiche della città di Torino.

“Ancor prima della finale fra le due squadre – spiega la mamma del piccolo calciatore del Torino – il soggetto S.B. inizia ad avvicinarsi sfottendo alcune mamme del Torino, me compresa. Pur invitandolo a smettere – racconta nella sua denuncia la vittima di aggressione – Continua insistentemente fin dall’inizio della partita e durante la partita continua a insistere a sfottere a far pesanti battute sull’età del nostro bambino di colore“.

Dagli insulti alle mani il passo è stato relativamente breve. Il derby si era concluso con la vittoria in campo dei “baby” granata e, al bar vicino al campo sportivo, gli insulti del facinoroso S.B. si sono fatti sempre più insistenti verso le madri dei giocatori avversari. All’uscita dal locale si è consumata la “rissa” vera e propria. “Uscendo dal bar lo incrocio e anche nei miei confronti rilancia con gli sfottò e a quel punto gli rispondo per le rime accusandolo di essere un rompiballe e di non essere un uomo. Perché un uomo non se la prende con una donna. A quel punto – racconta la donna – S.B. mi viene contro e mio marito interviene interponendosi tra me e lui. Intervengono altri genitori e dopo un pò di strattoni e urla la situazione si placa tra gli uomini, mentre due/tre mamme juventine vengono verso di me e, inveendo, tentano di colpirmi con una borsa verde che riesco a strappargli dalle mani”.