Studio USA: pensare è da stupidi. Chi non lo fa è più intelligente

pensareUno studio condotto nell’università della Virginia, da un noto psicologo internazionale, Timothy Wilson, sta letteralmente sfatando uno dei miti più diffusi nella cultura popolare. Pensare fa male, chi non lo fa vive meglio ed è più intelligente. E’ questo il sunto del nuovo studio made in USA, che afferma che il luogo comune del “chi pensa tanto è intelligente” è assolutamente falso, addirittura invertito.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio la ricerca del dottor Wilson e dell’esperimento chiave che ha prodotto i risultati sopra detti:

L’ESPERIMENTO SOCIALE
L’esperimento degli stuti di Wilson e il suo team, consisteva nell’osservare il comportamento di una persona chiusa in una stanza spoglia per pochi minuti e “costringerla” a pensare.
L’obiettivo principale era quello di vedere quanto i soggetti protagonisti della ricerca siano capaci di isolarsi, anche solo per brevi istanti, interrompendo qualsiasi forma di contatto col mondo esterno e di pensiero. Solo a sentire cosa avrebbero dovuto fare, ha affermato Wilson, i partecipanti all’esperimento hanno subito manifestato i primi segni di fastidio.

Addirittura, i soggetti ai quali è stato chiesto di isolarsi in una stanza della propria casa, ambiente decisamente più comodo e familiare rispetto ad un’anonima stanza spoglia, hanno “tradito” il compito che gli era stato affidato iniziando a usare oggetti come gli smartphone o, in alcuni casi, a fare richiesta di una piccola scossa elettrica, ovvero la soluzione ultima, la più drastica, messa a disposizione dai ricercatori per sfuggire all’obbligo di pensare.
Difficile a credersi, ma detti del tipo “Se mi fermo a pensare son perduto”, “Se pensi troppo è peggio” o ancora, “Pensa di meno e agisci di più” potrebbero, ciascuno in modo diverso, trovare un riscontro concreto nella ricerca condotta da Wilson. In altre parole, meglio non pensare che pensare.

CONCLUSIONI
Pensare tanto, perciò, non è affatto da persone intelligenti, e può creare perfino problemi di salute. Le così dette “paranoie mentali” possono portare a problemi di depressioni e difficoltà sociali che sfociano anche in patologie gravi. Le persone che pensano di più, infatti, tendenono ad isolarsi e a creare più facilmente barriere sociali.