USA, altre sparatorie in Texas e Arizona

Sparatoria usaUSA – Sparano ancora. Un’altra volta in università; un’altra volta in USA. Ancora non si sono asciugate le lacrime per le 9 vittime della strage nell’Oregon di neanche due settimane fa che l’Arizona riapre il fuoco.
Poco dopo, anche il Texas.
La dinamica della prima sparatoria rimane incerta: stamani un uomo avrebbe premuto il grilletto all’interno del campus della Northern Arizona University. Tempestivo, ma non immediato, l’intervento delle forze dell’ordine, almeno 1 morto, tre i feriti. La stessa università ha poi annunciato che il campus non verrà chiuso. Il killer è stato arrestato, l’emergenza sembra finita. Non si può dire altrettanto della paura.

E’ di pochi istanti fa la notizia di uno scontro a fuoco scoppiato in prossimità della Texas Southern University, nel cuore di Houston. L’ateneo è in stato di “lockdown” (impossibilità di entrare ed uscire), la città in subbuglio: un morto ed un ferito. Ancora non è chiaro se le vittime siano studenti. Si tratta della terza sparatoria nella stessa zona nelle ultime settimane.

Sembra che l’America, vendendo armamenti con la facilità di giocattoli, non abbia ancora capito che è meglio prevenire (sparatorie) che curare; forse, il rumore sordo dei colpi non le permette di sentire Obama che parla di leggi più restrittive sull’uso delle armi; e, intanto, il più grande paese del mondo sanguina da nord a sud.