A Pele da Flor: un tatuaggio per dire “No” alla violenza

A Pele da Flor

Se al Mondo esiste qualcosa che, da tempi oramai immemori, divide l’opinione pubblica circa la sua bellezza o “utilità”, quella cosa è senza dubbio il tatuaggio. Sfregio sul proprio corpo o simbolo di cambiamento? Forma d’arte su tela umana o scarabocchio indelebile? Non è facile mettere tutti d’accordo quando, sulla propria pelle, si decide di “incidere” a suon di inchiostro un nome, un simbolo, un disegno per portarlo sino alla fine dei propri giorni. Talvolta, però, anche la scelta di tatuare il proprio o l’altrui fisico può raccogliere ampi consensi persino tra i più scettici in materia: è il caso dell’iniziativa “A Pele da Flor”, lanciata da una giovane tatuatrice brasiliana, Flavia Carvalho.

RINASCITA. “A Pele da Flor” è un progetto benefico lanciato dalla Carvalho a seguito di un episodio avvenuto circa due anni fa. Una giovane si presentò nello studio della brasiliana: aveva bisogno di un vero e proprio “cover up” su una cicatrice profonda che aveva sull’addome, un “regalo” di un uomo geloso che non ha esitato ad aggredirla mentre lavorava in un night club. Flavia Carvalho ha così ricordato il momento in cui la ragazza ha visto allo specchio, al posto di quel drammatico segno, un tatuaggio dai colori sgargianti: “Quando la donna ha visto il tatuaggio finito si è commossa. Tutto questo mi ha colpita profondamente: da quel giorno ho deciso di creare “A Pele da Flor”, offrendo tatuaggi gratuiti a chi ha subito esperienze così toccanti. Un disegno, a volte, può ridare l’autostima, il sorriso, migliorare la vita”.

Da allora, la Carvalho ha fatto di questo lavoro una vera e propria “missione”. Grazie all’iniziativa “A Pele da Flor”, la tatuatrice sudamericana ha aiutato gratuitamente tantissime donne vittime di violenza, ma non solo. La brasiliana ha persino coperto profonde cicatrici sul seno tipiche degli interventi di mastectomia. L’iniziativa ha riscosso un enorme successo, facendo rapidamente il giro del web e commuovendo persino gli “haters” dei discussi tatuaggi. “È meraviglioso vedere come il rapporto che queste donne hanno con il proprio corpo muti grazie al tattoo – ha raccontato, orgogliosa, Flavia Carvalho – Il dolore si tramuta in gioia, tanto che che dopo aver coperto le loro cicatrici spesso molte di loro amano condividere le foto sui social network, usando parole di gioia assoluta”.

Proprio grazie all’entusiasmo di queste clienti “speciali”, la tatuatrice è diventata in breve tempo una vera e propria beniamina di Facebook: la pagina social dedicata alla sua attività ha già registrato oltre 27mila “Mi piace”. Merito del progetto “A Pele da Flor”, una frase dal duplice significato: letteralmente significa “Più profonda della pelle”, un vero e proprio inno di forza alle donne; “flor”, però, richiama anche alla bellezza dei fiori, segno che una donna può rinascere più bella e forte di prima e che deve essere amata e protetta, proprio come un fiore. La giovane tatuatrice brasiliana, intanto, continua nella sua piccola attività: “Un granello di sabbia”, così la Carvalho definisce la sua missione; un granello che, però, regala una gioia infinita alle belle e forti “fenici” ferite, ma non spezzate, dalla violenza.