Infarto, aumento dei rischi con il freddo intenso

Aumento rischi infarto con il freddo

Londra, sede dell’annuale congresso dell’European Society of Cardiology (ESC), ha visto la presentazione di un’interessante ricerca condotta dalla dottoressa Shuangbo Liu dell’University of Manitoba a Winnipeg, in Canada. Gli studi e i dati raccolti dalla ricercatrice canadese evidenziano come l’abbassamento brusco e improvviso delle temperature provochi un incremento nel rischio di essere colpiti da un infarto.

La ricercatrice Shuangbo Liu ha affermato di aver analizzato gli effetti della temperatura sul rischio di attacchi cardiaci nella sua città, Winnipeg, uno dei centri più popolati e più freddi del Canada. I risultati ottenuti hanno dimostrato l’esistenza di un legame stretto tra la temperatura quotidiana e il rischio infarto, infatti, la probabilità di esserne colpiti aumentava notevolmente in caso di freddo intenso, ma non ci sarebbero conseguenze in caso di neve.

L’abbassamento delle temperature, secondo le ricerche, aumenta il rischio di Stemi, una forma d’infarto molto particolare caratterizzata da anomalie visibili solo ricorrendo a un elettrocardiogramma. Attualmente però si tratta solamente di ipotesi e ricerche che necessitano di essere maggiormente studiate e approfondite, anche se è evidente e dimostrato che i cambiamenti improvvisi di temperature aumentano i rischi in generale per la salute delle persone.

Anche le ricerche di Tze-Fan Chao, cardiologo del Taipei Veterans General Hospital e della National Yang-Ming University di Taiwan hanno dimostrato la presenza del legame tra le basse temperature e il maggiore rischio di attacco cardiaco. Secondo gli studi è emerso che un brusco e improvviso abbassamento delle temperature potrebbe favorire una maggiore coagulabilità sanguigna e portare a un infarto.