Immigrati, allarme dal Viminale: “Rischiamo altre rivolte”

Immigrati

Le proteste contro gli immigrati svoltesi a Roma e Treviso sono destinate ad allargarsi. Scatenate da logiche sia economiche che da una politica di estrema destra, la battaglia contro gli immigrati potrebbe diventare una nuova emergenza per tutta Italia. Il Viminale, infatti, si aspetta altre reazioni violente ma, questa volta, si sceglierà l’intransigenza. “Non faremo un passo indietro, neanche di un millimetro. Del resto, stiamo parlando di 84 mila persone. In Italia ci sono 8100 comuni per sessanta milioni di abitanti. È una media di dieci migranti a comune. È questa l’invasione di cui si discute. Conta poco la questione politica, qui è in gioco la vita di persone”.

Il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento sull’immigrazione, ha ribadito: “Fa male a un Paese come l’Italia l’atteggiamento di sordità di molti sindaci e amministratori del Veneto su come affrontano il problema dell’accoglienza degli immigrati”. Prima di lui, anche il ministro della giustizia Andrea Orlando aveva detto: “Credo che ci sia una tensione oggettiva sulla quale si sta speculando e sulla quale si stanno compiendo atti gravi che purtroppo richiamano alla mente episodi tristi che il nostro continente e questo paese hanno già conosciuto”.

Il premier Matteo Renzi conferma che, in merito al piano sugli immigrati, non si vogliono fare passi indietro. Sono previsti permessi temporanei ai richiedenti asilo per consentirgli di raggiungere altri Paesi dell’Unione Europea, avvio di trattative per un piano anti scafisti in Libia, obbligo per le navi straniere di soccorrere gli immigrati in acque internazionali e portarli nei proprio Paesi.