Rihanna e le torture su Youtube: la violenza fa audience

Mentre YouTube tenta di limitare i danni – contenendo l’accesso alla visione di “Bitch better have my money” – la furba Rihanna ha ottenuto ciò che voleva: far parlare di sé in vista dell’uscita del suo ultimo album. Sette minuti di violenza, tanti sono bastati a puntare i riflettori su di lei, cantante di indubbio talento ma, purtroppo, quasi totalmente priva di buon gusto. Non serve sdoganare il passato della cantante – vittima di violenza domestica perpetrata dal suo ex storico, Chris Brown – per giustificare la realizzazione di un videoclip che avrà fatto sobbalzare sulle sedie una buona fetta di platea benpensante. La dura realtà è che tale prodotto è solo mera pubblicità, magari brutta ma di sicuro effetto.