Governo nomina Sofri consulente: la storia dell’ex leader di Lotta Continua

Adriano Sofri

Adriano Sofri è uno degli “esperti” indicati dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando per riformare il sistema delle carceri italiane: insorge il sindacato della polizia penitenziaria ed è bufera sul Governo. Chi è Sofri e perché il suo nome ha creato tanto scalpore? Bisogna risalire agli anni ’70 e alla cupa stagione degli Anni di Piombo. 12 dicembre 1969, Piazza Fontana: sotto al tavolo di vetro di una banca popolare di Milano viene piazzata una bomba. La festosa atmosfera prenatalizia viene interrotta da una strage senza precedenti: 17 morti e 88 feriti. Si apre la stagione del Terrorismo Nero: stragi che colpiscono luoghi di aggregazione e le cui vittime possono essere persone qualunque. L’obiettivo è quello di diffondere disordine e paura collettiva: è la cosiddetta strategia della tensione.

Chi sono gli autori della strage di Piazza Fontana? Non si sa. Non esiste una verità giudiziaria: nessuno è stato condannato in via definitiva. Tuttavia, subito dopo lo scoppio della bomba il Governo fornisce un’indicazione precisa: “Sono stati gli anarchici”. Ecco nascere un intreccio politico che arriverà a coinvolgere lo stesso Adriano Sofri. In seguito alla testimonianza di un tassista, Cornelio Rolandi, viene incarcerato il ballerino anarchico Pietro Valpreda: il “mostro” di Piazza Fontana, come titola il Corriere della Sera. Valpreda uscirà dal carcere innocente.

Entrano in scena due nuovi protagonisti: Giuseppe Pinelli e Luigi Calabresi. Il primo è un ferroviere, il punto di riferimento dei circoli anarchici milanesi. Luigi Calabresi è il capo della questura di Milano, che ha sede in via Fatebenefratelli. I due provengono da mondi opposti, ma sono legati da una stima reciproca. Luigi Calabresi cerca di sondare se la pista anarchica sia attendibile e incontra Giuseppe Pinelli. Lo convoca in questura per terminare l’interrogatorio: questione di ore. Invece, Giuseppe Pinelli uscirà dalla questura due giorni dopo, cadendo dalla finestra del terzo piano dell’edificio. Sulla morte di Pinelli aleggia ancora oggi il mistero: cosa è successo in quei due giorni nella questura di Fatebenefratelli? Non si sa. Secondo la Polizia l’anarchico si sarebbe suicidato lanciandosi con “balzo felino” dalla finestra. Tuttavia, i dubbi di un omicidio rimangono. L’ultima indagine attribuisce la causa della morte di Giuseppe Pinelli ad un “malore attivo”.

E’ in questo momento che entra in gioco Adriano Sofri, capo del movimento di estrema sinistra Lotta Continua. Si scatena una campagna contro Luigi Calabresi, accusato dall’opinione pubblica dell’omicidio di Pinelli. Nel 1972 Luigi Calabresi viene assassinato con un colpo di pistola sotto casa. Questa volta c’è una verità giudiziaria: Calabresi è stato ucciso da quattro sicari. Il mandante? Adriano Sofri, stando alla testimonianza di un pentito, Leonardo Marino. Adriano Sofri viene condannato a 22 anni di carcere: tornerà libero nel 2012.

Oggi Adriano Sofri viene scelto dal Governo come consulente del Ministero per la riforma delle carceri. Dopo le polemiche, lo stesso Sofri ha deciso di declinare l’invito e di rinunciare all’incarico.