Finale di Champions League: tutto su Juventus e Barcellona

IL PERCORSO DEL BARCELLONA – Il Barcellona di Luis Enrique mette subito in mostra tutte le proprie potenzialità: delle sei partite del girone ne vince cinque. Supera Apoel ed Ajax sia in casa che in trasferta, mentre il bilancio delle due sfide con il Paris Saint Germain è in parità. In Francia i catalani sono sconfitti per 3-2, mentre al Camp Nou si impongono per 3-0. Eleganti nel possesso palla, devastanti in attacco: i blaugrana cannibalizzano il girone, chiudendo in testa a quota 15 punti. Agli ottavi di finale viene sorteggiata una sfida stellare: Manchester City-Barcellona. I blaugrana si impongono per 2-1 in trasferta, ipotecando il passaggio del turno. Al Camp Nou è Rakitic a portare alla vittoria il Barcellona. In semifinale il Barcellona si ritrova nuovamente contro il Paris Saint Germain e ancora una volta non c’è storia: a Parigi Neymar e due volte Suarez segnano il 3-1 definitivo. Al ritorno ci pensa ancora Neymar con una doppietta: 2-0 per il Barcellona. In semifinale si aggiunge alla festa anche Lionel Messi. L’avversario è il Bayern Monaco dell’ex tecnico blaugrana Guardiola: 3-0 all’andata con una doppietta strepitosa del talento argentino, 3-2 per i tedeschi al ritorno: una vittoria inutile, in finale ci va il Barcellona.

BARCELLONA: PUNTI DI FORZA – La forza del gruppo bianconero contro il talento delle individualità blaugrana. Luis Enrique è stato capace di innovare il tiki-taka del Barcellona con un possesso palla più veloce e dinamico. Oltre ai soliti noti, a centrocampo la sorpresa è Rakitic, che con i propri inserimenti ha scardinato tutte le difese avversarie. La qualità nel palleggio e la notevole esperienza internazionale dei giocatori possono risultare fattori determinanti. Tuttavia, il vero punto di forza è l’attacco stellare: Messi, Neymar, Suarez. I tre, oltre ad essere dotati di un talento unico, si trovano in una condizione di forma strepitosa e, soprattutto, giocano l’uno per l’altro senza rivalità e gelosie. L’entusiasmo di Neymar, l’imprevedibilità di Messi e la potenza di Suarez formano un tridente di livello assoluto.

I PRECEDENTI – Sono sei i precedenti tra Barcellona e Juventus. Il bilancio è di perfetta parità: due vittorie dei balugrana, due vittorie dei bianconeri, due pareggi. Il primo confronto risale alla stagione 1985/1986: ai quarti di finale della Coppa dei Campioni finisce 1-0 al Camp Nou con gol di Juan Alberto e 1-1 a Torino, con Platini che risponde al gol di Archibald. Nel 1990/91, semifinale della Coppa delle Coppe, il Barça si impone 3-1 in casa (doppietta di Stoichkov e gol di Goikotxea e Casiraghi) e perde 1-0 in trasferta (gol di Roberto Baggio). Tuttavia, la sfida più recente sorride ai bianconeri. Nei quarti di finale della stagione 2002/2003 le due squadre pareggiano a Torino 1-1 con i gol di Montero e Saviola. I bianconeri vanno al Camp Nou per l’impresa, ma alla fine del secondo tempo viene espulso Davids per doppia ammonizione. La Juventus è in dieci uomini e il risultato è fermo sull’1-1: si va ai supplementari. Nonostante l’inferiorità numerica, Zalayeta segna il gol del definitivo 2-1 che qualifica i bianconeri alla semifinale.