Prendere sonno in 60 secondi, ecco il metodo “4-7-8”

 

Il medico statunitense Andrew Weill, laureato all’Harvard University e autore di saggi di successo ha trovato una soluzione al problema di molti: come favorire il sonno. Il suo metodo, chiamato “4-7-8” si basa sul respiro e sulla sua modulazione, lui stesso lo definisce “un calmante naturale per il sistema nervoso” che può aiutarci a scivolare nel sonno solo in 60 secondi. Addio a medicinali e tisane per eliminare l’ansia e lo stress accumulati durante il giorno.

Il dottor Weill spiega nel video su YouTube (riportato in basso) come fare: per prima cosa prendere un grande respiro e poi espellere tutta l’aria dai polmoni. Con la bocca chiusa bisogna poi respirare con il naso e contare a mente fino a quattro. Continuare a trattenere il respiro e contare fino a sette, poi espellere l’aria attraverso la bocca per otto secondi. Il dottore spiega che il ciclo dovrebbe essere ripetuto più volte. Questa particolare tecnica ha origine da una pratica indiana definita “pranayama”, ovvero “controllo del respiro”. La maggior quantità di ossigeno inalato rilassa il sistema nervoso parasimpatico e aiuta a sentire un senso di calma. Quando si è più in tensione, il sistema nervoso ne risente perché maggiormente stimolato e questo può portare squilibri che sfociano nella mancanza di sonno.

Il metodo “4-7-8” permette a chi lo prova di allontanare i pensieri negativi e a sentirsi più connesso al proprio corpo, secondo il dottor Weiss. Un altro punto a favore è che può essere fatto ovunque, per cui è un’arma efficacia anche contro l’ansia. Uno dei commenti al video su YouTube, in cui il medico spiega il suo metodo, recita: “L’ho provato e mi sono immediatamente sentito meglio. Ho preso per anni medicinali contro l’ansia. Ma dopo quattro serie di questi respiri mi sentivo meno agitato”. Il dottor Weiss tuttavia consiglia di provare almeno due volte al giorno a effettuare l’esercizio per sei-otto settimane, dopodiché, forse, si riuscirà finalmente ad addormentarsi in un solo minuto.