Dichiarata morta a tre anni, ibernata per salvarle la vita

Matheryn Naovaratpong ibernata per salvarle la vita

Matheryn Naovaratpong è la persona più giovane che sia mai stata ibernata, avrebbe dovuto compiere tre anni. La storia di questa bambina di origine thailandese è al limite dell’inverosimile, ma i genitori non sarebbero mai arrivati a una decisione così drastica se la situazione non si fosse dimostrata disperata. Matheryn era affetta da un tumore inoperabile molto raro che aveva colpito l’80% del suo emisfero cerebrale sinistro e, nonostante le cure con 12 interventi chirurgici e decine di cicli di radio e chemioperapia, la bambina è stata dichiarata legalmente morta lo scorso 8 gennaio. I genitori hanno deciso, così, di avviare le pratiche per la criopreservazione.

La piccola aveva un ependiloblastoma, un tumore molto raro che colpisce principalmente i giovanissimi. I suoi genitori, entrambi medici, hanno cercato in ogni modo un trattamento che risultasse efficace: “Quando è diventato chiaro che la bimba aveva solo pochi mesi di vita, visto l’attuale livello delle cure mediche insufficiente a tenerla in vita i genitori hanno completato tutti gli step per la sua criopreservazione, inclusa la crioprotezione del cervello”. La pratica di farsi ibernare sta diventando sempre più popolare negli ultimi anni seppur i costi siano ancora elevati: si arriva anche a superare i 200mila dollari (circa 185mila euro). Insomma, una vera e propria scommessa per la povera bambina thailandese in quanto non si hanno dati scientifici sulla possibilità di poter far “risvegliare” i corpi ibernati.