Elezioni Regionali in Liguria: indagata Raffaella Paita del Pd

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Raffaella Paita, candidata del Partito Democratico alle Elezioni Regionali del prossimo 31 maggio, è indagata. Infatti, la Procura ha notificato un avviso di garanzia per l’alluvione che ha colpito la Liguria lo scorso 9 ottobre. L’accusa per Raffaella Paita, al tempo assessore alla Protezione Civile, è di “mancata allerta“, in quanto la sera del 9 ottobre la sala operativa della Protezione Civile, che avrebbe dovuto coordinare i soccorsi, sarebbe rimasta chiusa fino a mezzanotte. Raffaella Paitala è indagata anche per concorso in disastro colposo e omicidio colposo. A pochi giorni dalle Elezioni Regionali, questo è l’ennesimo colpo subito dal Partito Democratico in Liguria: gli scandali legati alle primarie del centrosinistra, le accuse di brogli da parte dello sconfitto Sergio Cofferati, la candidatura separata di Luca Pastorino che ha spaccato la sinistra e rischia di dividere i voti. Ora la candidata ufficiale Raffaella Paita viene indagata. Nel caos del Partito Democratico, il terzo gode. E il terzo in questione è Giovanni Toti, candidato del centrodestra e consigliere politico di Forza Italia. Gli ultimi sondaggi lo danno al 30%, staccato di soli due punti da Raffaella Paita: l’avviso di garanzia alla candidata Pd potrebbe portare ad un clamoroso sorpasso.

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“Sono davvero sorpresa del merito delle contestazioni che mi vengono rivolte, considerando che ho già avuto modo di chiarire nel novembre scorso la meticolosità della mia condotta nel corso di quella giornata durante la quale ho tenuto costanti contatti con la Protezione Civile, sollecitando la parte tecnica ad operare con il massimo dell’attenzione e della prudenza”. Poi Raffaella Paita aggiunge in una nota: “La contestazione che mi viene rivolta è la mancata allerta e i provvedimenti conseguenti. L’allerta meteo e i provvedimenti conseguenti sono normativamente di competenza della struttura tecnica e non competono in alcun modo agli assessori. Non mi sono mai sottratta alle mie responsabilità. Chiedo alla magistratura di andare avanti senza indugio e ribadisco di essere a totale disposizione per tutti gli ulteriori chiarimenti. Esattamente per la chiarezza che è dovuta per una vicenda così dolorosa per la nostra terra. Sono certa di aver agito nella massima correttezza e rimango a disposizione del mio Partito“.