Obama si pronuncia sulla “cura di omosessuali e transgender”

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Terapie riparative ad bando negli Usa: la proposta che Barack Obama ha intenzione di trasformare in legge il prima possibile, dopo la notizia della 17enne transgender suicidatasi a causa proprio dell’astio che l’opinione comune rivolge ancora verso gli lgbt. La vicenda di Leelah Alcorn, che ha lasciato questo mondo con un messaggio diffuso dalla stessa nel web prima di uccidersi, ha toccato il pubblico americano per i suoi agghiaccianti risvolti. La ragazza non ha più sopportato una vita plagiata dal terapista cattolico che voleva farla tornare un ragazzo: solo uno dei tanti professionisti del campo il cui orientamento religioso è il fulcro di queste terapie, che pretendono di riportare l’identità sessuale dei pazienti – omosessuali o transgender che siano – a quella loro appartenente dalla nascita. In merito, è stato specificato in via ufficiale che Obama non chiederà esplicitamente una legge federale che vieti l’utilizzo delle terapie riparative, ma s’impegnerà a far sì che ciascuno Stato scelga se mettere al bando queste pratiche o meno. “Come parte del nostro impegno per la protezione dei giovani americani, questa amministrazione sostiene gli sforzi per mettere al bando l’uso della terapia di conversione per i minori”: lo ha dichiarato a nome del presidente una sua stretta collaboratrice, in un’intervista per il NYT.