Uomo salvato dopo due mesi in mare aperto. Il racconto

Uomo

Luis Jordan è un velista americano di 37 anni del South Carolina la cui storia ha veramente dell’incredibile. È stato dichiarato disperso 66 giorni fa in mare aperto, capace di sopravvivere bevendo acqua piovana, mangiando le scorte di cibo avanzate e pesce crudo catturato con le mani. Dopo oltre due mesi l’uomo è stato messo in salvo da una nave tedesca di passaggio a circa 220 miglia da Capo Hatteras, nella Carolina del Nord. Jordan era partito con la sua barca a vela dal porto turistico di Conway lo scorso 23 gennaio per una battuta di pesca.

Durante la navigazione, forse a causa del maltempo, la sua imbarcazione si è capovolta e si è danneggiata sia l’apparecchiatura per la comunicazione che l’albero maestro che gli hanno impedito, quindi, di poter tornare sulla terra ferma. Il padre ha denunciato la sua scomparsa esattamente 6 giorni dopo ma le ricerche, proseguite fino alla fine di febbraio, sono risultate inutili. Il miracolo si è avuto proprio ieri pomeriggio quando è stato avvistato dalla petroliera tedesca Houston Express. Messo in salvo, Jordan è stato portato in ospedale e curato alcune ferite (tra cui una alla spalla).

L’uomo americano ha raccontato che per sopravvivere ha bevuto acqua piovana, cacciava pesci e li mangiava crudi. Il padre, dopo il ritrovamento di Luis, ha detto: “Sono sicuro che questo gli ha dato molta forza. Le sue credenze religiose lo hanno tenuto in vita, nonostante la sua inesperienza come marinaio”. Il giorno del salvataggio, l’uomo si trovava a circa 500 chilometri da casa e i funzionari della Guardia Costiera hanno detto di non aver mai conosciuto nessuno che fosse stato in grado di sopravvivere tanto a lungo in mare aperto senza cibo né acqua.