Chiaravalle choc: 78enne si toglie la vita lanciandosi nel vuoto

Chiaravalle

Chiaravalle (Ancona) – Svegliarsi una fredda mattina di marzo, con la chiara intenzione di farla finita. Era questo – almeno stando alle testimonianze e alle brevi indagini condotte dalle forze dell’ ordine di Chiaravalle, tuttora in corso – l’intento del signor F.C., 78enne residente in un appartamento al secondo piano sito in via Buozzi, nel comune nell’anconetano. L’anziano, gravemente malato da tempo, ha approfittato di un attimo di distrazione di sua moglie che, appena rientrata nella sua abitazione dopo aver portato il cane a passeggio, era intenta a preparare la colazione al suo amato consorte, ignara dei drammatici progetti che F.C. stava per portare a compimento.

Il 78enne di Chiaravalle, infatti, si era chiuso in bagno. La finestra della stanza è situata sul retro del palazzo ed affaccia sui garage, posti più in basso rispetto al manto stradale. Un’occasione imperdibile per porre fine a tutte le sofferenze dell’uomo, da tempo flagellato da un grave problema di salute e dalle terapie debilitanti alle quali era costretto a sottoporsi per tenere a bada il male.
Così, mentre sua moglie si apprestava ad iniziare una nuova, solita giornata, F.C. apriva la finestra del suo appartamento al secondo piano a Chiaravalle, lanciandosi nel vuoto senza pensarci due volte.
Lo schianto è stato quasi letale ed ha allertato i vicini dell’anziana coppia, che ha immediatamente avvertito il 118. La moglie del 78enne, attirata dalle grida dei vicini, si è affacciata dalla finestra. Lo choc per la donna è stato terribile. Nel frattempo, sul luogo sono giunte immediatamente l’automedica della Croce Gialla di Falconara e l’ambulanza della Croce Gialla di Chiaravalle che hanno prestato i primi soccorsi all’uomo, seguiti dall’eliambulanza inviata dall’Ospedale di Torrette. Al momento delle prime cure prestate sulla scena del crimine, il 78enne di Chiaravalle versava in serie condizioni, ma respirava ancora.
La situazione, però, è diventata critica nel giro di mezz’ora. Inutili i tentativi di rianimazione: F.C. è spirato, arrendendosi a quel male di vivere che gli ha impedito di combattere fino all’ultimo. 

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