Matteo Renzi viene attaccato da Beppe Grillo per il disastro colposo che ha flagellato la città di Genova. Secondo quanto riporta il blog del leader M5S, il capo del governo era stato informato dei possibili rischi in caso di forti temporali e non è intervenuto: avrebbe dovuto stanziare 1,5 miliardi per la tutela del territorio.
Pochi mesi fa, sempre come riporta il blog, gli avvocati delle ditte che dovevano mettere in sicurezza il territorio vicino al torrente Bisagno avevano avvisato Renzi della necessità di avviare subito i lavori per evitare le esondazioni. A testimoniarlo sarebbe una lettera giunta a Palazzo Chigi il 5 agosto scorso dove, per l’appunto, si chiede di iniziare urgentemente i lavori di bonifica del territorio: “Rimandare e temporeggiare ancora espone la collettività al concreto rischio di veder riaccadere la tragedia del novembre 2011”, data in cui morirono 6 persone.
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Il blog di Beppe Grillo tuona ancora il Presidente del Consiglio affermando che: “Ha ignorato questo grido di allarme e le ditte non hanno ricevuto risposta tanto da giungere ad un ennesima catastrofe”. Nel mese di marzo, sempre secondo quanto riportato da beppegrillo.it, Renzi aveva promesso di stanziare circa 1 miliardo e mezzo di euro per la tutela del territorio e per combattere la lotta al dissesto idrogeologico. Invece “non ha mosso un dito, anzi: il decreto sfascia-Italia del Governo prevede una nuova colata di cemento, deroghe agli appalti e, quindi, nuove situazioni di emergenza”.
Il M5S avrebbe presentato una proposta di legge contro il dissesto facendo in modo che le risorse utilizzabili in tal senso restino fuori dal Patto di stabilità dei Comuni e, secondo il sito, avrebbero chiesto di stanziare dei fondi per mettere in sicurezza il territorio. Ma “Renzi fa orecchie da mercante e preferisce finanziarie le lobbies: il risultato è sotto gli occhi di tutti”. Infine annunciano la volontà di andare per le strade di Genova ed aiutare i volontari a spalare il fango dalle strade.
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