Ebola, cinque nuovi casi ogni ora. L’Onu: “Rischio diffusione aerea, il virus potrebbe mutare”

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DALLAS – L’Ebola sembra si stia diffondendo più velocemente del previsto. La Cnbc ha riferito, tramite fonti sanitarie, che circa 80 persone sono entrate in contatto con Thomas Eric Duncan, l’uomo della Liberia ricoverato a Dallas.

Le stesse fonti fanno sapere che le persone in questione non sono state a stretto contatto con il paziente ma, comunque, hanno avuto dei contatti con lui. Thomas avrebbe contratto il virus dell’Ebola a Monrovia mentre stava aiutando la figlia di una coppia di amici ad andare in ospedale. Il New York Times riporta nei minimi dettagli la serie di eventi che ha portato al primo caso di Ebola fuori dalle mura africane.

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Duncan, un uomo di circa quarant’anni, avrebbe avuto dei contatti con una giovane colpita dall’Ebola lo scorso 15 settembre. Quest’ultima doveva, quindi, andare di corsa in ospedale ma non vi erano ambulanze disponibili. Duncan, secondo quanto riporta il quotidiano americano, avrebbe dato il suo aiuto ai genitori della ragazza che, oltretutto, era anche incinta di sette mesi ed aveva le convulsioni. Sfortunatamente in ospedale non c’era posto per assisterla ed è morta poche ore dopo nella sua casa: aveva solo 19 anni.

Duncan, secondo il NYT, aveva aiutato i genitori della ragazza a sorreggerle le gambe visto che non era più in grado di camminare: “La teneva per le gambe, mentre il fratello la reggeva per la schiena”, ha detto un testimone. Lo stesso fratello maggiore della ragazza si è ammalato di Ebola ed è morto circa una settimana fa mentre veniva trasportato in ospedale.

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NUOVI CASI IN SIERRA LEONE – In Sierra Leone si sono registrato cinque nuovi casi di Ebola e la cifra potrebbe raddoppiare per la fine di questo mese se il paese non riceverà aiuto dalla comunità internazionale. La richiesta d’aiuto arriva direttamente da Save The Children durante la conferenza internazionale “Sconfiggere l’Ebola in Sierra Leone” tenutasi oggi a Londra.

Un rapporto pubblicato prima dell’inizio della conferenza mostra il taglio agli aiuti internazionali per il Paese africano ed alla Liberia, non permettendo la costruzione di un sistema sanitario in grado di affrontare l’emergenza: “La Liberia aveva appena 57 medici e 978 infermiere nel 2008 mentre la Sierra Leone nel 2010 contava 136 medici e 1017 infermiere, di cui però il 10% lavora in Gran Bretagna”.

RISCHIO DIFFUSIONE VIA AEREA – “Il virus dell’Ebola potrebbe mutare e diffondersi per via aerea se l’epidemia non verrà tenuta sotto controllo velocemente”, questo l’allarme lanciato da Anthony Banbury, il capo della missione Onu che sta combattendo il virus in Africa Occidentale. “L’epidemia di Ebola è il peggior disastro cui ho mai assistito. Non ho mai visto niente di simile e con un grado di pericolosità così elevato nella mia carriera, durante la quale ho attraversato emergenze, guerre e disastri naturali. Lo dicono anche altre persone, esperti che solitamente non sono allarmisti”.