Furio Fusco, nuova accusa per il fotografo. E spunta un filmino

Fusco

 

Roma – Una nuova e pesante tegola si abbatte sul capo di Furio Fusco, al secolo noto titolare di un’ agenzia di casting per attori pubblicitari e modelle nella Capitale ma reinventatosi presto fotografo, regista e soprattutto adescatore di minorenni, che erano costrette a subire le sue esplicite avances in cambio di un’ opportunità nel patinato mondo dello showbiz. Fusco, detenuto nel carcere romano di Regina Coeli dallo scorso 8 luglio con l’ accusa di violenza sessuale aggravata, prostituzione minorile e diffusione di materiale pedopornografico, ha ricevuto l’ ennesima ordinanza di custodia cautelare emessa direttamente dal GIP del Tribunale di Roma Giulia Proto. Una storia, quella di Fusco, che assume sempre più torbidi contorni: non solo l’ agente avrebbe approfittato di tre minorenni, ma avrebbe addirittura realizzato almeno un filmato con una di esse, destinato ad un noto dirigente Rai, il cui nome non trapela dagli incartamenti.

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ACQUE TORBIDE. Ad incastrare Furio Fusco sono proprio i racconti delle tre giovanissime, attirate dalla possibilità di entrare nel mondo dello spettacolo in cambio di qualche favore sessuale di troppo, da elargire all’ “orco”. “Tu hai visto come faccio le foto. Se sei disposta a farle così bene, sennò trovati un fotografo perché comunque il book serve”, intimava Fusco ad una delle ragazzine, troppo traumatizzata per confidarsi con qualcuno, intimorita anche dalle possibili reazioni della sua famiglia. L’ uomo cercava sempre di non esporsi troppo: spesso, più che di rapporti sessuali completi, si trattava di palpeggiamenti spinti, che egli apostrofava come “massaggi” per sciogliere la comprensibile tensione delle ragazze. Almeno in un’ occasione, però, Furio Fusco avrebbe alzato la posta in tavola.

L’ episodio più inquietante emerso da questa inedita trance d’ inchiesta vedrebbe come protagonista una diciannovenne, anch’ ella indagata, filmata dal Fusco mentre intratteneva scene saffiche con una giovane di 17 anni. Secondo la testimonianza dell’ indagata, quel video sarebbe stato girato per soddisfare le richieste di un famoso dirigente della Rai, in cerca di due ragazze da portare con sé in vacanza. Come se non bastasse, nei computer e smartphone sequestrati all’ imputato sarebbero state trovate ben 860 immagini choccanti, ritraenti bambini nel corso di espliciti atti sessuali. Tutti validi motivi per il Procuratore Aggiunto Maria Monteleone e del Sostituto Procuratore Cristiana Macchiusi della Procura della Repubblica di Roma, che hanno chiesto e così ottenuto la convalida delle nuove accuse per Furio Fusco, agente, promoter e adescatore di giovani, innocenti ed ingenue “mistresses”.

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