Cassazione continua a vietare il saluto romano: “Fascismo è un pericolo ancora attuale”

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ROMA – C’è ancora il rischio che si abbiano dei “rigurgiti” antidemocratici che rendono necessario mantenere in vigore la legge che vieta la ricostituzione del partito fascista e di gesti come il “saluto romano”. Questo il pensiero della Cassazione che ha condannato due neofasciti per il gesto sopracitato.

I giudici hanno rilevato che “nulla autorizza a ritenere che il decorso di ormai molti anni dall’entrata in vigore della Costituzione renda scarsamente attuale il rischio di ricostituzione di organismi politico-ideologici aventi comune patrimonio ideale con il disciolto partito fascista o altre formazioni politiche analoghe”. Questa, quindi, la condanna per due esponenti di Capasound che, ad un raduno neofascista, avevano salutato con “il braccio teso”.

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“L’esigenza di tutela delle istituzioni democratiche non risulta, infatti, erosa dal decorso del tempo e frequenti risultano gli episodi ove sono riconoscibili rigurgiti di intolleranza ai valori dialettici della democrazia e al rispetto dei diritti delle minoranze etniche o religiose”, scrive la Prima sezione penale della Corte Suprema nella sentenza 37577.

Questa, quindi, la risposta agli imputati che sostenevano quanto i loro comportamenti non volessero ledere nessuno e quanto fosse necessario depenalizzare l’eredità del reato di opinione per via del “mutato clima politico” e delle norme sulla libera manifestazione delle opinioni.