Bce: ecco i cambiamenti per le famiglie con mutuo a carico

PRESSING SU DRAGHI, IPOTESI 'PRIMO ASSAGGIO' ACQUISTO TITOLI

 

Mario Draghi, presidente della Bce, ha ridotto i tassi di interesse al nuovo minimo storico dello 0,05% ma, sfortunatamente per le famiglie che hanno un mutuo a carico, gli effetti non saranno immediati e rivelanti come si sarebbe portati a pensare. Lo stesso taglio di 10 centesimi per le imprese risulta essere una manovra poco effettiva, ma questi tassi bassissimi permettono di comprimere il valore dell’euro dando una maggiore spinta alle aziende che esportano prodotti.

Riportiamo di seguito gli effetti che questi tagli avranno sulle famiglie e sulle imprese.

MUTUI:

  • Per le famiglie con un mutuo a tasso fisso non ci saranno cambiamenti, la rata mensile rimarrà la stessa.
  • Per le famiglie con un mutuo a tasso variabile legato al tasso Bce ci sarà una variazione di 10 punti base, ciò comporta un risparmio di pochi euro all’anno.
  • Per le famiglie con un mutuo legato all’Euribor vale lo stesso discorso scritto al punto precedente.

La differenza è veramente sostanziale rispetto a quanto avvenuto nel 2008: 6 anni fa, infatti, i tassi erano del 4,25% ed i tagli di Francoforte erano dell’ordine di 50 punti base vi era un forte impatto sui mutui variabili. Questo significa che le variazioni attuate oggi non porteranno vantaggi visibili ai consumatori.

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I tassi Euribor sono praticamente già a zero: quello a tre mesi allo 0,149% e quello ad un mese allo 0,019%. C’è da notare, comunque, che la politica dei tassi a zero ha portato tanti benefici con il passare del tempo: secondo una simulazione dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana, ndr) per un mutuo ventennale a tasso variabile di 100mila euro (Euribor a 3 mesi +120 punti di spread) iniziato nel 2008 comporterebbe un risparmio, oggi, di 300 euro al mese.

IMPRESE – Il taglio di 10 punti base avrà effetti piuttosto trascurabili sui prestiti concessi alle aziende. Le banche, per conto loro, sono ancora molto caute nel prestare liquidi alle imprese ed è per questo che la Bce ha lanciato i Tltro, maxi-prestiti ma vincolati all’erogazione del credito alle aziende.

EURO – L’effetto si è avuto particolarmente sulla divisa unica. L’euro ha perso molto terreno contro le valute internazionali scendendo sotto la soglia di 1,30 dollari per la prima volta dal luglio del 2013. Il deprezzamento, comunque, dovrebbe aiutare l’export del “Made in Italy” verso i paesi non facenti parte dell’Eurozona.