Yara, trovato altro dna: è la prova decisiva contro Bossetti

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Dai leggings che Yara Gambirasio indossava il giorno della sua morte sono stati estratti altri campioni di dna, tracce non ancora analizzate e che si riveleranno decisive per il caso. Questo, soprattutto perché l’Ignoto 1 è Massimo Bossetti, con il quale il primo esame del dna ha confermato un riscontro e gli inquirenti già ipotizzano la dinamica della morte della ginnasta. Le nuove tracce sono “miste”, cioè appartengono a più dna: le verifiche potrebbero nuovamente dare esito sfavorevole per Bossetti, come gli inquirenti si augurano per fare luce sul caso.

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Tuttavia, i risultati non sono ancora stati resi pubblici e su di essi vige il riserbo della scientifica, finché non si avrà la certezza dell’esito. Intanto, si indaga sul possibile movente che potrebbe aver mosso Bossetti contro la ragazzina, scomparsa 3 anni fa dalla cittadina di Bremate Sopra e sulla cui morte si sta facendo luce solo ultimamente. Infatti, il presunto omicida di Yara è in carcere da solo un mese: esattamente da quando, con un inganno dei vigili che lo fermarono con la richiesta di effettuate un test con l’etilometro, fu confermato essere l’Ignoto 1.

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Denominazione che fa tremare e che ha tenuto sulle spine gli inquirenti ed i familiari della ginnasta, l’uomo il cui dna si trovava sui vestiti che Yara indossava al momento della morte. Gli attuali test sul nuovo campione di dna saranno certamente una prova schiacciante rispetto alle congetture finora avanzate dagli inquirenti e non ancora concretizzate per la risoluzione del caso. I legali di Bossetti hanno recentemente contestato l’esito della prima analisi del dna, chiedendone invano la ripetizione.