Gaza, quinto giorno di bombardamenti: morti 3 bambini

Gaza

 

Si fa sempre più teso il conflitto tra Israeliani e Palestinesi, che conducono la propria lotta fratricida all’ interno della fin troppo dilaniata Striscia di Gaza. Il quinto giorno di conflitto a Gaza registra delle ingenti perdite civili: dall’ inizio del conflitto sono 132 i morti accertati nel territorio controllato da Hamas, mentre i feriti si assesterebbero intorno alle mille unità. Il barbaro conflitto non risparmia nemmeno i bambini, le uniche vere vittime di un conflitto che sta sempre più assumendo i contorni di una guerra civile. A Gaza la morte pare essere all’ ordine del giorno per gli abitanti della Striscia, che cercano di tirare avanti nella speranza di riuscire a sopravvivere e ad arrivare alla mattinata successiva. Una situazione insostenibile, che ha mobilitato l’ attenzione del resto del Mondo, prodigo di consigli nei confronti dei due eterni rivali ma non ancora in grado di portare sul tavolo delle trattative una soluzione che metta fine, una volta per tutte, a questo terribile sterminio di massa.

LEGGI ANCHE: MORTO L’ATTORE DI HARRY POTTER: CADAVERE TROVATO NELLA DEATH VALLEY

RAID SULL’ ORFANOTROFIO. Nella giornata di oggi, l’ intera Striscia di Gaza è stata bombardata dagli Israeliani da nord a sud. Stando a fonti mediche, a Jabaliya gli attacchi avrebbero provocato la morte di quattro persone; dalla parte opposta, a Deir el Balah, due civili sarebbero caduti sotto il fuoco nemico. L’ episodio più drammatico, però, è stato registrato a Beit Lahia, con il bombardamento di un orfanotrofio. Tre bambini disabili sarebbero rimasti immediatamente uccisi nel corso del raid. Il triplice omicidio ha scatenato reazioni di sdegno e choc da ogni parte del globo, ma Israele si limita a non commentare. I tre bambini sono le ultime vittime registrate sulla Striscia di Gaza: la loro colpa è stata solo quella di vivere nella terra dell’ odio, che sacrifica i suoi figli in nome di una causa troppo crudele ed inspiegabile.

LEGGI ANCHE: HEBRON, TROVATI CADAVERI DEI GIOVANI RAPITI: IL GOVERNO CONTRO HAMAS

CHIESTA LA TREGUA. Mentre a Gaza si continua a morire, l’ ONU decide di ricorrere all’ arma della diplomazia, per spingere Israeliani e Palestinesi a ripristinare il “cessate il fuoco” così come già accaduto nel novembre 2012. Il summit tra Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Francia si terrà nella giornata di domani: lo annuncia su Twitter il Ministro degli Esteri britannico William Hague. Mentre Hamas ed Israele si accusano a vicenda, “rimbalzandosi” a colpi di mortaio le responsabilità del conflitto, gli abitanti della Striscia di Gaza fanno la conta dei danni. Oltre a centinaia di morti e migliaia di feriti, numerose abitazioni civili, istituti sanitari, caritatevoli, nonchè simboli politici e civili del territorio sono stati letteralmente rasi al suolo. Tutto si distrugge, a Gaza. Tutto, tranne la dignità della popolazione.