Giorgio Faletti ha perso la sua battaglia. Scomparso a 63 anni

Giorgio Faletti

Giorgio Faletti – Giorgio Faletti è morto questa mattina nel reparto di Radioterapia dell’Ospedale Molinette di Torino all’età di 63 anni. Dopo un periodo di cura in una clinica specializzata nella lotta ai tumori a Los Angeles, era da poco tornato in Italia e di nuovo ricoverato all’ospedale Molinette del capoluogo piemontese. Questa mattina è deceduto in seguito a complicazioni insorte per la malattia.

Faletti, un modello da seguire. Cos’è cambiato oggi? 

Quando le notizie non sono particolarmente belle solitamente si storce il naso e si continua a scrivere. Questa volta è diverso, per un giornalista arrivano quei momenti in cui la notizia colpisce, aggredisce nel profondo. Ed è così nel caso della morte di Giorgio Faletti, grandissima personalità artistica, unica nel suo genere, poliedrica nelle sue manifestazioni. Da cantante ad attore, da compositore a pittore, sono poche davvero le situazione in cui non ha espresso il proprio talento.
Cosa dire di fronte alla scomparsa di Giorgio Faletti, 63 anni, stroncato da un tumore. Una delle poche battaglie che il nostro più puro made in Italy non è riuscito a vincere.
Dal Derby di Milano a Notte prima degli esami, un mostro sacro della comicità, della scrittura, del teatro e del cinema. Qualcosa di speciale per una generazione intera, un modello da seguire e ambire per qualsiasi artista. Oggi è cambiato sicuramente qualcosa, per ognuno di noi.

Faletti, chi era veramente

La storia di Faletti la conosciamo tutti, dal Derby di Milano a fianco di artisti del calibro di Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi, all’indimentiabile “Drive in”, dove la stella di Giorgio Faletti ha iniziato a brillare sempre di più.
Faletti ha partecipato anche come cantante ad alcune edizioni del Festival di Sanremo. Grande successo ha ottenuto la bellissima “Signor Tenente“, ispirata all’attentato di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Come attore è stato protagonista di diverse commedie (“Miracolo Italiano”, le due versioni di “Notte prima degli esami”) ma anche del thriller Cemento armato e, nel 2009, del Baarìa di Giuseppe Tornatore.
Ma la vera personalità di Faletti è nella carta stampata, in quei libri che tanto lo hanno affascinato e conquistato. Indimenticabile il thriller “Io uccido” che nel 2002 raggiunse le 4 milioni di copie vendute.
Nel 2004 decide di superarsi, manda nelle librerie un secondo romanzo: “Niente di vero tranne gli occhi”, che sorpassa il successo del primo e ancora sbalordisce i critici. Nel 2005, poi, si fa testimonial per una campagna per la tutela del diritto d’autore e nel novembre dello stesso anno riceve dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. 

Noi lo salutiamo, tributandoli il ruolo di maestro e padre dell’arte in senso lato, quando la propria personalità supera i confini di una sola competenza.

VNews24