Si sposano contro i genitori: decapitati in piazza, lei aveva 17 anni

decapitati

Islamabad – Una coppia di amanti è stata decapitata dalla folla per aver contratto un matrimonio d’amore: la ragazza era la 17enne Muafia Bibi, mentre suo marito era il 31enne Sajjad Ahmed. Poco dopo essersi sposati, contrariando il volere delle famiglie di entrambi, i due giovani sono stati prelevati barbaramente dalla casa dove si erano appena trasferiti insieme. Dopo essere stati caricati su di un furgone, i due neoconiugi sono stati portati in un villaggio e lì decapitati nella piazza principale.

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La teatralità dell’esecuzione è stata percepita dall’intera folla di presenti, ai quali il messaggio esemplare è stato ben chiaro. L’orripilante scena è stata osservata dai residenti del posto, mentre le teste dei due giovani innamorati venivano linciate una dopo l’altra con un’accetta. A diffondere la notizia in tutto il Paese sono stati i media locali, che hanno anche fatto sapere che la polizia ha proceduto alle indagini dopo una denuncia effettuata contro i genitori. Infatti sarebbe stato proprio il padre della ragazza ad aver convinto gli altri familiari a procedere con questa barbarie.

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Il caso odierno non è però isolato: sempre oggi un’altra ragazza è stata bruciata viva per aver irfiutato di sposarsi in un matrimonio combinato dai genitori. Si tratta dei cosiddetti “delitti d’onore“, che servono a ripagare un torto subito dalla parte lesa: in questo caso, la famiglia che stabilisce il futuro della prole ed alle cui decisioni i figli hanno l’obbligo di sottostare. Fonti accreditate affermano che questo tipo di delitti è stato perpetrato quasi 900 volte solo nel 2013, ma che questa cifra corrisponde solo ad una percentuale del numero totale di casi simili. Questo proprio perché spesso la cittadinanza acconsente e non denuncia questi atti.