Yara, Bossetti mente: beccato dalle telecamere, quel giorno era lì

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Massimo Giuseppe Bossetti, il principale sospettato della morte di Yara Gambirasio

Bergamo – Nuova luce su quelle che si sono scoperte essere le menzogne di Bossetti: l’uomo è stato ripreso dalle telecamere di una banca aggirarsi attorno casa Gambirasio, tra le 17 e le 18 del giorno del delitto. Finora ancora nessuna prova è risultata schiacciante per la colpevolezza del manovale, ma mano a mano sempre più indizi portano gli inquirenti alla verità e queste nuove prove saranno senz’altro utilizzate per confermare le ipotesi finora più accreditate.

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Infatti lo stesso Bossetti finora ha fornito in fase d’interrogatorio una versione dei fatti che non include in minima parte quanto accertato tramite le riprese delle telecamere, che oggi non fanno altro che pesare di più sul ruolo dell’uomo nella vicenda. Infatti, questi aveva dichiarato di aver passato la giornata al lavoro in un cantiere di Palazzago, per poi rincasare a bordo del proprio furgone, subito dopo l’uscita. Il tragitto di ritorno prevede di norma un breve tratto che attraversa la cittadina di Bremate, dove il video recentemente analizzato riprende l’uomo in una sosta effettuata intorno alle 17.30 di quel 26 novembre di 3 anni fa e dove Yara avrebbe incontrato il proprio aggressore e carnefice.

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Proprio di questa fermata Bossetti non ha mai accennato agli inquirenti, che ora seguono una complessa pista sui possibili scenari nei quali l’uomo avrebbe potuto caricare la ragazzina sul proprio furgone e destinarla ad una fine ignobile. Del resto, proprio alle 17.30 Yara era uscita di casa per recarsi al centro sportivo in via Locatelli, stando a quanto dichiarato dai genitori della giovane nella denuncia di scomparsa. Tutto porta all’ipotesi secondo la quale l’uomo si sarebbe recato nella cittadina per seguire Yara e rapirla, ma questo scenario non può ancora essere provato del tutto e proprio sui tasselli mancanti sono in corso le indagini che a breve potrebbero chiudere il caso. Le prove necessarie devono essere contenute in altri video delle telecamere di sorveglianza sparse per la città di Bremate: riprese che ora sono al vaglio da parte degli inquirenti che trovare risposta alle domande ancora irrisolte sulla scomparsa di Yara Gambirasio.