Mondiali, Prandelli rivoluziona l’Italia: 3-5-2 e dentro Immobile

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Il gol di Bryan Ruiz per l’1-0 di Costa Rica-Italia

La sconfitta contro la Costa Rica ha portato grandi sconvolgimenti nell’ambiente azzurro: in primis la delusione per aver fallito il primo match ball per qualificarsi agli ottavi di finale, in secondo luogo preoccupazione perché l’Italia si giocherà il tutto per tutto contro l’Uruguay di Cavani e soprattutto di un ritrovato Suarez, che fa paura. “Uscire dal Mondiale sarebbe un fallimento”, dichiara il capitano Gianluigi Buffon. Per questo gli sconvolgimenti riguardano anche il campo: Prandelli sembra pronto a rivoluzionare la squadra, dopo le pesanti critiche ricevute all’indomani della debacle con la Costa Rica.

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RIVOLUZIONE ITALIA – Prandelli così inverte la rotta: ci vuole più peso in attacco, ci vuole più compattezza difensiva, ci vuole un possesso pale più efficace in mezzo al campo. Accantonato il 4-1-4-1 che tanto aveva funzionato con l’Inghilterra, tanto aveva fallito con la Costa Rica il commissario tecnico ha oggi provato in allenamento un nuovo modulo: il 3-5-2, utilizzato solo in occasione del match contro la Repubblica Ceca terminato 0-0. Non è solo una questione di modulo, ma cambieranno anche molti interpreti.

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DENTRO IMMOBILE E BONUCCI – In porta confermato Buffon, che con la sua esperienza dovrà mantenere inviolata la porta azzurra e garantire il passaggio del turno. In difesa Prandelli decide di affidarsi al blocco juventino Barzagli-Bonucci-Chiellini per ridare solidità a un reparto che sia contro l’Inghilterra sia contro la Costa Rica si è dimostrato molto fragile. A centrocampo rientra Verratti al fianco di Pirlo e Marchisio, visto anche il forfait di De Rossi (edema al ginocchio). Sulle fasce agiranno a destra Mattia Darmian e sulla sinistra il rientrante De Sciglio: bocciatura quindi per il milanista Abate che non ha convinto contro la Costa Rica. In avanti, il punto di riferimento imprescindibile è Mario Balotelli, ma questa volta verrà affiancato da Ciro Immobile. E’ vero che basta un pareggio, ma l’Italia dovrà sfruttare al meglio  le sue occasioni e colpire perché il rischio è quello di fare la fine di Spagna e Inghilterra, le prime vittime illustri di questo Mondiale.