Pinerolo, avvelenano la zia 97enne per l’eredità. Arrestati

 

pinerolo avvelenano ziaPinerolo – Un famoso proverbio recita che “i soldi non fanno la felicità”, ma per qualcuno questo detto non è per niente vero. Elisabetta Martini, 62 anni, e suo figlio Marco Coggiola, 36 anni, hanno tentato per ben tre volte di avvelenare la zia 97enne pur di intascarsi il suo patrimonio. Madre e figlio sono stati fermati in tempo, prima che la povera zia soccombesse al veleno che i due le somministravano, e sono stati arrestati. Questo è l’esito di una lunga indagine promossa dalla Squadra Mobile guidata da Luigi Silipo in quel di Pinerolo.

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La zia, vittima di questa assurda vicenda, è una signora di 97 anni da tempo ricoverata in una struttura di Cavour in quanto affetta da una sindrome celebrale involutiva senile con progressivo deficit cognitivo. La zia, M.P., proprio per questo suo deficit cognitivo era assistita da un amministratore per la tutela dei suoi interessi patrimoniali, ruolo che inizialmente veniva svolto proprio dalla nipote Elisabetta. Successivamente alla nipote Martini era stato revocato il compito di amministratore patrimoniale della zia in quanto era stata indagata per appropriazione indebita, accusa per la quale la Martini aveva anche patteggiato sei mesi di reclusione.

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La zia 97 è stata ricoverata per ben tre volte in fin di vita dalla metà del marzo scorso al 3 aprile per cause inspiegabili. Al momento del terzo ricovero però, vengono effettuate delle analisi più approfondite da cui è emersa la tremenda verità: nel sangue della povera zia esanime c’erano grandi quantità di topicida. Visto e considerata l’importante eredità che la signora avrebbe lasciato ai suoi discendenti, sono subito cominciate le indagini sui parenti più prossimi alla zia. Dalle indagini e dalla confessione successiva all’arresto dei due nipoti ingrati è emerso che i due avevano cercato di avvelenare la zia col topicida somministrandoglielo prima nell’acqua, poi nel caffè e infine nel frullato. Madre e figlio sono stati arrestati mentre cercavano di avvelenare la zia una quarta volta, tramite una mousse farcita al topicida. Per fortuna le Forze dell’Ordine li hanno fermati in tempo. Elisabetta Martini è stata posta agli arresti domiciliari, mentre Marco Coggiola è attualmente in carcere.