Ultim’ora Rai: sospeso lo sciopero dei giornalisti contro i tagli

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La sede della Rai

L’Usigrai, l’unione sindacale dei giornalisti Rai, ha annunciato la sospensione dello sciopero previsto nella giornata di mercoledì 11 giugno. La decisione era nell’aria già da qualche giorno, ma oggi è arrivata anche la conferma ufficiale attraverso una nota del sindacato. “La decisione arriva dopo il voto a larghissima maggioranza delle assemblee, tenute nelle ultime 48 ore in tutte le redazioni d’Italia, alle quali il sindacato dei giornalisti della Rai aveva chiesto il congelamento dello sciopero alla luce delle positive novità ottenute grazie all’iniziativa sindacale di queste settimane”.

Lo sciopero era stato convocato a seguito del decreto sulla Spending Review del governo, “colpevole” di aver coinvolto in maniera eccessiva la televisione di Stato: infatti, i tagli previsti dal Premier Renzi ammontano a 150 milioni di euro. Il Presidente del Consiglio aveva già ribadito in un acceso confronto con il conduttore di Ballarò, Giovanni Floris, la necessità di questi tagli: “Chiedere alla Rai di dare una mano nel momento in cui ci rimbocchiamo tutti le maniche, mi dispiace ma tocca anche a voi”.

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Qualche giorno fa, Matteo Renzi aveva definito questo sciopero “umiliante”, riaprendo lo scontro con i sindacati ed in particolare con Susanna Camusso della Cgil. Pertanto oggi Cgil e Uil non sembrano sulla stessa linea dell’Usigrai e della Cisl, che si è defilata dalla protesta. Se da un lato l’Usigrai sospende lo sciopero dei giornalisti, dall’altro viene confermato lo sciopero del personale non giornalistico attraverso le parole del leader della Uil Luigi Angeletti: “Lo sciopero dei giornalisti è scongiurato, non il nostro: non sono la stessa cosa. Vogliamo che il governo costringa la Rai a tagliare gli sprechi. Ma non siamo d’accordo che riduca le potenzialità dell’impresa”.

Inoltre, nella nota dell’Usigrai si legge: “Pur assumendo una decisione diversa da altre sigle sindacali, pretendiamo il massimo rispetto per chi ha scelto di confermare lo sciopero: un diritto garantito dalla Costituzione che non può essere deriso con commenti e termini sprezzanti”. Infine il sindacato dei giornalisti Rai rivendica una grande vittoria: “Abbiamo ottenuto che si mettesse al centro dell’agenda politica il futuro e lo sviluppo della Rai come Servizio Pubblico. E’ su questo che continuerà sempre più forte e determinato l’impegno e la mobilitazione delle redazioni. Non accetteremo politiche di corto respiro”.

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