Renzi riunisce la direzione Pd: “Adesso il cambiamento”

renzi

Seguire una riunione di partito potrebbe sembrare esercizio noioso e inutile. Non se si tratta della direzione del Pd, che ha appena sbancato le elezioni europee, diventando, con il 41% dei voti la nuova “mamma” politica degli italiani. Il segretario del Pd Matteo Renzi si è scoperto ecumenico dopo le elezioni. Unico trionfatore sta facendo concorrenza a Papa Fancesco nel mostrarsi paziente e tollerante con alleati, avversari e partner politici in Italie e all’Estero. Può farlo è l’uomo forte del momento, chi oserebbe mettersi contro? Anche Fassina, oggi, si cosparge il capo di cenere e tesse le lodi del Premier. E’ chiaro che Renzi ora è costretto a fare il cambiamento promesso, altrimenti la sua caduta sara molto rumorosa.

 

LEGGI ANCHE: Il dopo elezioni, in Europa per tre leader italiani

Non è l’occasione per fare una festa, ma per una “riflessione e un’analisi del voto”, ha detto, infatti,  Matteo Renzi, all’apertura della direzione del partito smentendo tutti quelli chepensavano che l’occasione sarebbe stata propizia per un’autocelebrazione: “Il risultato ci carica di gioia e entusiasmo ma anche di straordinaria responsabilità” ha precisato, infatti. Renzi ha elencato le priorità del governo: “Il 20 giugno in Consiglio dei ministri vanno le misure sulla competitività e faremo un passo avanti sul ddl delega sul lavoro”. Inoltre ha promesso di occuparsi di Ilva, Alitalia e Rai nelle prossime settimane.

 

LEGGI ANCHE: M5S primo partito se votano solo i giovani

Il Pd porterà le istanze di cambiamento dell’Europa in tutte le sedi: ha precisato Renzi, affermando che “L’azione nel semestre e quotidiana dei prossimi anni, deve essere incentrata con grande determinazione a dare all’Europa un respiro più ampio delle piccole e grandi questioni che l’hanno attraversata in questi anni. Non è possibile ci sia un’Europa che si occupa di tutto e lascia l’immigrazione a noi. Lo abbiamo detto in campagna elettorale ma non sono più slogan, sono impegni». Per Renzi, l’Europa cambia «perché l’alternativa al cambiamento dell’Europa è l’Europa che non si salva».