Europee, la delusione spacca il Movimento Cinque stelle

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DELUSIONE M5S – Il Day After delle Elezioni Europee  è stato pieno di delusione ed amarezza per il Movimento Cinque Stelle, come testimoniato dalle parole di Beppe Grillo. Ieri, infatti, il leader del M5s ha diffuso un video sul proprio blog intitolato #VinciamoPoi, riprendendo l’ironico hashtag lanciato dagli elettori del Partito Democratico su Twitter. Davanti alla telecamera Grillo  è decisamente diverso da quello che siamo soliti vedere gridare in mezzo alle piazze: toni pacati, uno sguardo meno “feroce” e parole mielose. “Siamo andati oltre la sconfitta. Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così”. Poi rilancia: “Siamo la prima forza di opposizione, faremo opposizione sempre di più, sempre meglio e cercheremo di rallentare il dissanguamento, lo spolpamento di questo Paese”. Infine, conclude sarcasticamente prendendo una pastiglia di Maalox per digerire un risultato elettorale davvero pesante.

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DUE GIORNI DOPO.. – A quarantotto ore di distanza dagli esiti del voto, la tensione all’interno del Movimento non tende a scemare. Oggi, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, da tempo in contrasto con le posizioni di Grillo e Casaleggio, non nasconde la propria delusione e sottolinea sul suo profilo Facebook la necessità di una “doverosa autocritica”, perché “non dobbiamo essere quelli che danno la colpa agli altri, ma quelli che possono fare diversamente. O facciamo autocritica per crescere o rimarremo relegati all’opposizione”.  Alla voce di Pizzarotti, si sono subito aggiunte quelle di Tommaso Currò e Walter Rizzetto: il primo, deputato del M5s, evoca l’esistenza di un “cerchio magico” attorno a Beppe Grillo che ha portato all’emarginazione di parte dei parlamentari penta stellati. Rizzetto, invece, lancia la nuova linea: “Dobbiamo sorridere di più e abbassare i toni, anche se quando lo diceva qualcun altro era additato come dissidente”. Di parere contrapposto è il fedelissimo Alessandro Di Battista, che già nella giornata di ieri aveva twittato: “Mi sento come se mi avessero staccato la carne, provo un dolore vivo che non provavo da tempo. Ma bisogna andare avanti, con più forza e convinzione di prima: credo fermamente che il M5s andrà al governo. Il cambiamento culturale è lento, più lento del previsto, ma è inarrestabile”.

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