De Sica insultato da “Le Iene”, su Facebook: “Ex-tenutari di bordelli”

Le Iene
La ragazza intervistata da Agresti

Mercoledì scorso, il programma “Le Iene” ha trasmesso un servizio su uno sconosciuto magnate del cinema italiano che offriva provini e set fotografici a ragazze e donne volenterose in cambio di favori sessuali. Tutto tranquillo, finché la iena Andrea Agresti ha tirato in ballo il nome di Christian De Sica in un modo non proprio politicamente corretto. Questa valutazione fuori luogo ha portato su tutte le furie l’attore, vistosi incapace di giustificare quanto commentato dall’inviato del programma televisivo.

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Il momento che ha scatenato la polemica è stato subito dopo la descrizione delle circostanze in cui avvenivano proposte più che ardite da parte di magnati “arrapati”, così come Agresti li chiama. La testimonianza della ragazza intervistata è forte: “Questo è il mio modo di lavorare. Io do se tu mi dai“, cita a memoria la giovane. Poi, lei confessa alla iena di desiderare ardentemente di comparire in un cinepanettone di De Sica ed a questo punto le riprese s’interrompono. L’inquadratura passa direttamente su Agresti che, nello spazio riservato alle proprie considerazioni e spiegazioni rivolte al pubblico, commenta così: “Ambiziosa, la ragazza, ma qualcosa di più elevato?”

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Come se non bastasse, la iena continua pesantemente: “Prova di recitazione? Dì a Christian che il suo cane è morto.” Proprio quest’affermazione ha scagliato De Sica contro il programma televisivo stesso e contro il servizio di Agresti: veicolo di queste contestazioni è stato Facebook, in cui l’attore ha postato un lungo commento a quanto osservato in puntata. Dapprima, Christian domanda a se stesso il perché di quelle battute, o meglio il loro senso e la relazione con quanto descritto nel servizio di Agresti. Poi, arrivano gli insulti: “Che televisione violenta, maleducata e senza umorismo… ma è vero proprio che l’Italia è un popolo di eroi, navigatori e teste di c***o”, scrive l’attore. 

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Le offese continuano, perché De Sica si lascia sfuggire molto più di quanto, forse, avrebbe voluto: non è ben chiaro se le accuse siano rivolte a Mediaset od alla televisione in genere, che egli definisce “diretta da ex-tenutari di bordelli”. Il tocco finale passa alla difesa dei propri cinepanettoni da chi ha “il coraggio di dire che sono volgari”, null’altro che gli stessi “cafoni” che avrebbero in mano l’Italia. Gli insulti lanciati da De Sica sono forti, ma c’è da riconoscere nelle sue parole un fondo di verità. Del resto, nonostante il cinepanettone abbia le proprie pecche, resta un genere in voga perché evidentemente c’è ancora una parte degli italiani che la guarda e questo è comunque da considerarsi l’indice di un certo apprezzamento. Qual era, dunque, l’intento della iena Agresti? Restate aggiornati con VNews24.