Arrestato l’ex ministro Scajola per la latitanza di Amedeo Matacena


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E’ stato arrestato Claudio Scajola, ex ministro dell’Interno, con l’accusa di avere favorito la latitanza di Amedeo Matacena jr, noto imprenditore reggino ed ex parlamentare di Forza Italia, condannato con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa e arrestato il 28 agosto 2013 a Dubai, venendo liberato pochi giorni dopo.

Matacena non sentendosi più al sicuro a Dubai stava cercando di espatriare in Libano, dove esiste una normativa più favorevole a chi volesse sottrarre ai mandati di arresto della giustizio italiana, Dell’utri docet, e Scajola è proprio accusato di essersi adoperato per favorire il proposito criminale di Matacena. All’ex ministro gli inquirenti sono arrivati indagando sul reinvestimento di capitali illeciti da parte della ‘ndrangheta, inchiesta che aveva portato alla iscrizione sul registro degli indagati  dell’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito.

Sono stati arrestati anche la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, la madre, Raffaella De Carolis. Arrestati anche Martino Politi, Antonio Chillemi e la segretaria di Scajola, Roberta Sacco. Inoltre sono state effettuate numerose perquisizioni tra Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia e sono stati sequestrati beni per un valore pari a 50 milioni di euro. 

Silvio Berlusconi si è detto “addolorato” per l’arresto del suo storico compagno di partito al quale ha augurato di poter chiarire la sua posizione al più presto pur affermando di non conoscere i motivi del provveedimento della procura di Reggio Calabria.