“No” alla dieta: Jen dimagrisce grazie alle foto più brutte di sé nuda

Jen Davis: foto prima
Jen Davis: foto del “prima”

Quello che questa ragazza propone, in fondo, è il consiglio di ogni psicologo: piacersi per piacere. Lei, però, ha capito come spronarsi a piacersi. Jen Davis era molto sovrappeso, ma, stanca del limbo in cui tutti entrano in “attesa” di quel miglioramento che funga da sprono alla dieta, ha deciso di fare per prima un passo avanti verso il raggiungimento del peso-forma. Bisogna anzitutto capire che una donna che non si piace ed odia il proprio corpo lo nasconde persino a se stessa: questo è il punto di partenza della svolta che questa giovane ha attuato con coraggio.

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Mentre di solito nelle fotografie si cercano angolazioni che favoriscano la migliore immagine di sé, Jen ha deciso di ritrarsi nelle pose che mostrano il peggio del suo corpo. Gli scatti dei difetti che la donna ha più odiato del proprio corpo, le foto in cui bacia il suo fidanzato, sentendosi bellissima accanto a lui ma sapendo di non esserlo davvero, hanno portato Jen ad un cambio di prospettiva. Spesso, infatti, è proprio vero che “l’attacco è la miglior difesa” e questa ragazza ha preferito aggredire psicologicamente la parte di sé che aveva paura di mostrarsi per come veramente era, piuttosto che continuare a fingere e nascondersi.

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Tutto è iniziato dalla prima foto, in cui sono in spiaggia circondata da ragazzi e ragazze in forma”, confessa Jen. “Lì ho capito che in realtà avevo il bisogno di mostrarmi agli altri, di farmi vedere, ma soprattutto di capire chi fossi davvero”, racconta poco prima di annunciare il progetto che mostra al mondo il suo cambiamento. Dal momento in cui la ragazza ha cambiato il suo modo di pensare a se stessa ed alla sua qualità di vita in relazione al proprio corpo, decine e decine di chili sono scivolati via da quella massa tanto odiata per anni. Questo, per il naturale svolgimento della quotidianità quando il sovrappeso non è dovuto a fattori biologici od esterni, ma a fattori puramente emotivi, che vedono il saziarsi come il riempimento di un vuoto psicologico.

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Molte persone sovrappeso si dicono felici mentre mangiano: in questo fatto sono nascoste anche verità neuropsicologiche. Infatti, non molti sanno che esistono particolari neurotrasmettitori attraversano il cervello creando una sensazione di rilassatezza e completezza, di gioia e realizzazione. Questi neurotrasmettitori, tra cui famosa la serotonina, danno ai neuroni l’impulso che cambia l’umore in positivo. Sono molto usati nei farmaci antidepressivi (un semplice esempio, ma non l’unico), ma sono facilmente assumibili anche da particolari cibi. Il primo è la cioccolata, che oltre a fornire serotonina ne favorisce anche la produzione endogena (cioè autoprodotta dal cervello), associata anche ai dolci in genere.

Quando, dunque, viene a mancare una vera ragione di felicità nelle esperienze di vita, la mente cerca conforto in quelle sostanze che non richiedono alcuno sforzo in termini di processi psicologici e da ciò deriva la così detta “fame nervosa“, causata da stress, ansia, stati depressivi. La psiche cerca di rifuggire questo stato mentale, di farlo tacere piuttosto che ricercarne le cause più profonde. E’ alla luce di queste conoscenze che la lezione insegnata da Jen Davis acquista davvero significato: è facile dire che basta piacersi, ma metterlo davvero in pratica richiede una prova di vero coraggio.

Ecco “Self-portraits“: il progetto che Jen Davis ha deciso di pubblicare online per mostrare al mondo il suo cambiamento fisico e psicologico.