Esposito e De Sanctis arrestati, la dinamica: l’ultrà ha agito da solo

(Fonte foto: La Repubblica)
(Fonte foto: La Repubblica)

Roma – E’ fuori pericolo Ciro Esposito, il tifoso napoletano 31enne rimasto ferito poco prima della Coppa Italia da un colpo di pistola all’uscita dello Stadio Olimpico. Stamattina lo hanno arrestato le forze dell’ordine per la rissa che pare aver causato anche lui, motivo per cui ora si trova in ospedale in stato di arresto. La madre del giovane è allibita da quanto accaduto, non riesce a credere che la polizia possa avere giusti motivi per tenere in stato di fermo suo figlio. Addirittura, la donna lancia un appello attraverso i media: “Se qualcuno ha un po’ di cuore ci mandi un avvocato, noi non possiamo permettercelo e mio figlio ha bisogno di qualcuno che lo difenda”, implora.

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Eppure, la ricostruzione della dinamica conferma che è stato proprio Ciro ad aggredire l’ultrà della Roma conosciuto nella curva sud come “Gastone”, che gli ha sparato senza pensarci troppo. Anche lui, battezzato Daniele De Santis, è stato arrestato nella mattinata di oggi per tentato omicidio, rissa e porto abusivo di armi: il provvedimento della magistratura sarebbe scattato alla luce di quanto raccolto durante le indagini sul caso. Contro il 48enne ci sarebbero diverse testimonianze ed addirittura filmati a riprova la sua colpevolezza, tutto pare confermare il suo ruolo nella vicenda.

Proprio stamattina, dopo l’arresto di De Sanctis, gli inquirenti hanno incontrato i giornalisti e svelato nel dettaglio la dinamica ricostruita durante le indagini. A parlarne nello specifico è stato il Dirigente della Digos, Diego Parente, accompagnato dal questore Massimo Maria Mazza e dal colonnello Salvatore Longo. Poco prima della rissa, De Sanctis usciva dal circolo ricreativo dove lavora, il Ciak, dirigendosi verso i tifosi napoletani per insultarli e beffarsi di loro con fumogeni.

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L’uomo ha letteralmente sfidato la controparte, non aspettandosi una compagine armata di spranghe e mazze che l’ha inseguito, mentre lui cercava di fuggire verso il circolo per proteggersi. E’ stato in quel momento che De Sanctis è scivolato e, accortosi di non poter sfuggire al pestaggio, ha estratto la sua pistola calibro 7,65 ed ha sparato a raffica. Dei colpi in canna ne sono usciti solo 4, perché il quinto di era inceppato e l’ultrà romanesco è stato pestato pesantemente dai tifosi napoletani. A questo punto sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno documentato quanto accaduto.

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Ben 3 tifosi napoletani sono rimasti feriti, tra cui Ciro Esposito più gravemente, mentre De Sanctis ha riportato fratture non indifferenti dal pestaggio subito. Il 31enne gridava: “Aiuto mi hanno sparato in petto”, mentre l’assalto continuava e lui perdeva sangue accasciato a terra, in attesa di un’ambulanza. Gli inquirenti assicurano che De Sanctis ha agito da solo, dato confermato dalle testimonianze, secondo le quali non sarebbero accorsi gruppi romanisti o laziali in suo aiuto.