Ayahuasca: la droga per ricchi esplode e diventa una moda in Ue e Usa

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La droga più diffusa nei salotti dell’elite borghese è Ayahuasca, una sostanza dal potente effetto allucinogeno e le cui peggiori conseguenze sull’essere umano ancora non sono state individuate. Si tratta, semplicisticamente, di un intruglio miscelato secondo le più antiche tradizioni amazzoniche e preparato dagli sciamani indigeni per i riti di visione e di comunicazione con il Divino. Non è chiaro chi abbia introdotto questa sostanza nel mondo “civilizzato”, ma si tratta comunque di una droga dispendiosa quanto ricercata. La Ayahuasca si è trovata al centro di non poche polemiche, proprio perché si teme che possa costituire una nuova minaccia per i giovani.

Ingredienti principali sono liane selvatiche e foglie di un particolare arbusto caratteristico dell’Amazzonia e delle Ande: la Psychotria Viridis. Queste piante vengono scelte perché contengono DMT, sostanza che imita la funzione del neurotrasmettitore serotonina, importante per la regolazione dell’umore. Alla DMT viene unita una pianta contenente l’elemento capace di inibire la capacità del corpo umano di contrastare gli effetti del principio attivo. Se non si aggiungesse tale componente alla DMT, questa non avrebbe l’effetto allucinogeno su chi ne fa uso, perché il corpo potrebbe contrastarne efficientemente gli effetti. Le piante vanno bollite insieme per diversi giorni e sottoposte ad altre fasi della preparazione dell’Ayahuasca, che resta un procedimento complicato per chi sceglie di produrre da sé questa droga.

Infatti, a tal proposito, molti scienziati si sono interrogati su come gli indigeni amazzoni abbiano potuto venire a conoscenza della giusta combinazione degli ingredienti sopra citati, senza avere alcuna nozione della chimica e della biologia più basilari. Alcuni studiosi, addirittura, si sono concessi il beneficio del dubbio, supponendo che la risposta a tale dilemma stia in un’entità superiore, come quelle che gli stessi popoli tribali veneravano durante il rito propiziatorio. Dal loro canto, gli sciamani che hanno imparato l’utilizzo giusto delle componenti dell’Ayahuasca hanno raccontato agli esperti di aver ricevuto consigli dagli spiriti delle piante stesse, per capire come combinarle. Lo sciamano Kgao Temi ha persino dichiarato: “La gente del passato può venire da te. Ti insegnano cose e ti danno maggiore potenza. Parlano con te, veramente. Ti spiegano della danza. Ti insegnano anche l’uso delle piante.”

Non è chiara, dunque, la natura del rito preparatorio dell’Ayahusca, ma questa sostanza allucinogena è entrata nell’uso di molte culture negli Stati Uniti ed in Europa. Alcuni lo definiscono già un “hobby per hippie” che solo i più facoltosi possono permettersi, ma l’assunzione di questa droga non è affatto immediato. Infatti, molti parlano di veri e propri riti mistici allestiti in salotti di gusto raffinato, dove molti borghesi si riuniscono e vengono sottoposti all’atmosfera che meglio si confa all’occasione. Musica tipica delle popolazioni indigene, versi di animali selvaggi e luci soffuse sono l’introduzione più comune al “rito”. Una piccola coppa di Ayahuasca viene fornita agli ospiti della seduta, con tanto di secchio al lato, dopo di che la festa può avere inizio.

Molti descrivono l’Ayahuasca come amara e per nulla piacevole, addirittura difficile da mandar giù, motivo per cui spesso la seconda e la terza coppa di questa droga vengono accompagnate da alcuni chicchi di uva dolce. Stemperata l’amarezza del siero, non può tardare l’effetto collaterale dell’Ayahuasca: l’espulsione per via orale, che spiega la presenza del secchio al lato di ogni partecipante alla seduta. Poi, hanno subito inizio le visioni, che si presentano molto varie tra gli invitati al rito. Alcuni canticchiano, altri sembrano interagire con qualcosa o qualcuno d’invisibile: tutti sono coinvolti nella propria allucinazione, la stessa che i popoli indigeni dell’Amazzonia interpretavano come incontro con il Divino.

Il rischio che l’Ayahuasca può portare sta senza dubbio nell’errata assunzione di questa sostanza: basti pensare che la droga ha un effetto tutto sommato di lieve entità, se ingerito nelle quantità giuste. Tuttavia, il siero è letale se iniettato e porta ad una morte dolorosa. Quali siano le conseguenze ai postumi dell’assunzione continuata dell’Ayahuasca ancora non è chiaro: l’entrata di questa sostanza nell’uso tra i popoli “civilizzati” risale ad appena qualche mese fa. Dunque, ancora non è stato documentato di abusi di tale sostanza, ne resta soltanto la conferma in quanto droga e quindi il possibile rischio di assuefazione e dipendenza. Si tratta, comunque, di una serie di fattori di cui soltanto il tempo accerterà la presenza, per cui restate aggiornati su VNews24.